Chi è Patrick Zaki? Età, Biografia, Storia, Oggi
Il 7 febbraio 2020 la polizia egiziana ha arrestato lo studente e attivista per i diritti umani Patrick George Zaki, dopo che aveva scritto qualcosa contro il governo del presidente Abdel-Fattah el-Sisi.
Gli avvocati hanno detto alla stampa italiana che lo studente – che all’epoca studiava a Bologna – è stato arrestato all’aeroporto internazionale del Cairo, venerdì 7 febbraio 2020 e anche picchiato dalla polizia.
La notizia di ieri ha fatto il giro del mondo: il giovane ricercatore è stato scarcerato l’8 dicembre 2021!
Zaki aveva intrapreso una campagna in Italia per una maggiore trasparenza sulla morte dello studente italiano Giulio Regeni, che è stato torturato e ucciso al Cairo nel 2016 dopo aver fatto ricerche sui politici dell’opposizione e sui sindacati al Cairo.
L’arresto di Zaki viene descritto come il prodotto di una repressione senza precedenti delle voci dissidenti. Zaki si era congedato dalla ONG Egyptian Initiative for Personal Rights per lavorare al Master Erasmus Mundus in Women and Gender Studies -GEMMA- presso l’Università di Bologna.
All’epoca dei fatti risulta che gli agenti dell’immigrazione dell’aeroporto, hanno arrestato e torturato il difensore dei diritti umani Patrick Zaki George alle 4:30 del mattino, al suo arrivo all’aeroporto del Cairo con accuse tra cui:
- “diffusione di notizie false”,
- “incitamento alla protesta senza permesso”,
- “richiesta di rovesciamento dello stato”,
- “gestione di un account di social media che mira a minare l’ordine sociale e la sicurezza pubblica”
- “incitamento alla violenza e ai crimini terroristici”.
Durante la detenzione, gli agenti della National Security Agency lo hanno interrogato e torturato prima che apparisse di fronte al pubblico ministero il giorno seguente.
Patrick Zaki Storia in breve
Sabato 15 febbraio 2020 un tribunale egiziano ha respinto l’appello di Patrick George Zaki per essere rilasciato dalla detenzione, secondo il gruppo per i diritti umani Egyptian Initiative for Personal Rights, dove Zaki ha precedentemente lavorato come ricercatore sui diritti di genere.
La corte d’appello nella città di Mansoura, nel Delta del Nilo, città natale di Zaki, ha stabilito che il ricercatore rimarrà in detenzione in attesa di un’indagine.
La decisione fu che Patrick avrebbe continuato ad essere detenuto in custodia cautelare fino al 22 febbraio, dove si troverà di nuovo davanti a un pubblico ministero.
Sabato 22 febbraio 2020 i pubblici ministeri egiziani hanno esteso la detenzione di Patrick George Zaki con altri 15 giorni.
Il suo avvocato difensore Lubna Darwish ha detto che nonostante il calvario del suo cliente, che includeva la rasatura della testa, Zaki era di buon umore. “Gli hanno tagliato i capelli, ma lui sorride”, ha detto.
Patrick rimane in custodia per altre 2 settimane. Il 9 marzo 2020 gli avvocati dell’EIPR sono stati in grado di ottenere una conferma dalla Supreme State Security Investigations (SSSP) che la prossima udienza di rinnovo di Patrick è prevista per sabato 21 marzo.
La famiglia di Patrick ha anche potuto visitarlo nel suo nuovo luogo di custodia nel complesso carcerario di Tora, dopo che il pubblico ministero ha rilasciato il permesso per una visita di famiglia sabato 7 marzo durante l’udienza di rinnovo.
Le indagini supreme sulla sicurezza dello Stato avrebbero dovuto svolgersi prima il 16 marzo prima che la detenzione di Patrick scada legalmente, e poi sono state rinviate al 23 marzo e successivamente al 30 marzo. Il 30 marzo – per la terza volta – la Procura ha emesso la sua decisione di rinviare di un’altra settimana senza tenere l’udienza e senza la presenza degli imputati.
Il 12 settembre 2020 il rettore Francesco Ubertini dell’Università di Bologna ha rilasciato un’altra dichiarazione per il rilascio di Patrick Zaki.
Nell’ottobre 2021 Amnesty International ha organizzato di nuovo un’azione urgente per Patrick Zaki.
Ad oggi Patrick è libero e non vede l’ora di tornare in Italia.