La proposta è sostenuta dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico:riscattare la laurea! In Germania si riscattano senza pagamento anche due anni delle superiori.
Maquanto costa riscattare la laurea?
Quanto costa riscattare la laurea? A chi è rivolto, come funziona
Il riscatto della laurea consente di convertire gli anni trascorsi all’università a pagamento (3 o 5, a seconda degli anni previsti dal proprio corso di studi in giurisprudenza) in anni utili al raggiungimento deirequisiti pensionistici: è quindi una possibilità per chi vuole raggiungere la pensione con qualche anno di anticipo.
Questa facoltà è riconosciuta su una condizione fondamentale e, cioè,il conseguimento del diploma.
Il diritto al riscatto non è quindi concesso a coloro che, pur avendo seguito un corso di studi universitari, non lo hanno poi completato.
Le qualifiche riconosciute sono le seguenti:
–diplomi universitari, relativi a corsi di durata non inferiore a due anni ma non superiore a tre anni;
–Diplomi di laurea, relativi sia al “vecchio sistema” che alla riforma (master e lauree specialistiche);
–Diplomi di specializzazione, conseguiti dopo la laurea e della durata non inferiore a due anni;
–Dottorati di ricerca;
–Diplomi rilasciatida Istituti diAlta Formazione Artistica e Musicale.
Inoltre, i titoli conseguiti all’estero possono essere riscattati, a condizione che siano legalmente riconosciuti in Italia.
Il riscatto del titolo è sempre a titolo oneroso e la domanda deve essere inviata direttamente sul sito dell’INPS, accedendo con il proprio Pin e seguendo le istruzioni fornite dall’ Ente.
L’importo dovuto per il rimborso può essere versato inun’unica soluzioneoppure tramite MAV o addebito sul conto corrente, in120 rate mensili: nel caso in cui si scelgono le rate, la possibilità di estinguere il debito in anticipo è sempre valida, senza alcun costo.
Il mancato pagamento della soluzione unica o della prima rata viene interpretato dall’INPS come una rinuncia alla richiesta effettuata, che però può sempre essere ripresentata in seguito. Per le rate successive alla prima è comunque consentito un ritardo nel pagamento non superiore a trenta giorni, manon superiore a cinque volte.
Il pagamento può essere interrotto in qualsiasi momento, senza perdere l’importo già pagato: in questo caso, però, verrà accreditato solo il periodo corrispondente all’importo effettivamente pagato.
Riscattare la Laurea: ne vale la pena o no?
Conseguire la laurea è costosa, si sa, ma ti permette di coprire quel periodo assicurativo che è stato lasciato vuoto durante gli anni di studio all’università.
In passato era molto utile per il pensionamento anticipato e anche vantaggioso dal punto di vista economico. Infatti, il riscatto della laurea spesso rientrava nel sistema salariale, cioè prima del 1996, e quindi economicamente più vantaggioso.
Con l’innalzamento dell’età pensionabile e l’inserimento del periodo di riscatto della laurea nel sistema contributivo (dopo il 1995), oggi i costi non compensano completamente le prestazioni.
Gli anni di contribuzione riscattati consentono, sì, di raggiungere il requisito contributiva necessario per andare in pensione prima, ma non consentono al lavoratore di ottenere una pensione più pesante rispetto agli anni precedenti.
È così che il legislatore, per addolcire la pillola dei costi di riscatto dei titoli, ha introdotto il cosiddetto riscatto agevolato dei titoli di studio dal 2019, ad un costo fisso di 5.265 euro ogni 12 mesi.
Un incentivo che ha animato l’interesse dei contribuenti a riscattare i loro anni di studio.