È morto ieri, 18 Ottobre 2021, Angelo Licheri: l’uomo era conosciuto per essere colui che tentò di salvare Alfredino, il bimbo che cadde in un pozzo negli anni ’80.
Angelo Licheri era sardo, originario della Sardegna, arrivò a Vermicino proprio dopo avere saputo della tragedia del piccolo caduto nel pozzo.
Fu lui che stesso che chiese di farsi calare a testa in giù quella notte tra venerdì 12 e sabato 13 giugno 1981.
Alfredo Rampi era caduto infatti la sera del 10 giugno. Licheri riuscì a parlare col bambino e restò nel pozzo 45 minuti: purtroppo nemmeno lui riuscì a salvarlo.
Chi è Angelo Licheri e che rapporto ha con la famiglia Rampi
Ci ha lasciati ieri Angelo Licheri, all’età di 77 anni: uno degli uomini da sempre ricordati per essere tra i primi soccorritori a Vermicino, quando Alfredo Rampi cadde in un pozzo artesiano, il 10 giugno del 1981, a Vermicino vicino Frascati.
Licheri fu il primo a calarsi nello stretto tunnel del pozzo a testa in giù, e qui vi rimase per ben 45 minuti: per questo venne chiamato “l’uomo ragno” .
Uscito dal pozzo Licheri era in evidenti e precarie condizioni fisiche, non riusciva a reggersi in piedi e solo dopo parecchie settimane dopo riuscì a riprendersi.
E’ morto dopo una lunga malattia, era inoltre ricoverato da tempo nella clinica a Nettuno, in provincia di Roma; domani, 20 Ottobre, i funerali.
L’Italia ha cambiato volto con la storia purtroppo drammatica di Alfredino: un’Italia bloccata davanti alla tv a rimanere aggiornati in tempo reale sulla vicenda; la gestione dei soccorsi, la copertura mediatica di eventi drammatici, il modo in cui, in quelle ore, la tv entrò nelle case dei milioni di italiani sintonizzati, tesi e in ansia per le sorti di Alfredino, che all’epoca aveva solamente 6 anni.
Ferdinando e Franca, i genitori di Alfredino, notarono che il piccolo non era rientrato alla sera e solo allora diedero l’allarme.
Il pozzo era stato scavato da poco in un terreno confinante ed era ricoperto da una pesante lastra. Un particolare che spinse, in un primo momento, a non credere che Alfredino ci fosse caduto.
Fu un agente di polizia a ispezionarlo e a trovare il bambino. Le operazioni di soccorso si rivelarono subito complicate: il pozzo era largo poco meno di un metro di diametro, e si restringeva man mano che scendeva e, secondo le stime, Alfredino era scivolato a 36 metri di profondità.
Angelo Licheri Cordoglio
Il cordoglio della Sardegna. Solinas: “Un uomo umile e generoso, l’eroe della porta accanto, nel quale si incarnò la speranza di tutta l’Italia di rivedere sano a salvo Alfredino Rampi”.
Il presidente della regione Sardegna Christian Solinas si unisce al cordoglio per la morte di Angelo Licheri, l’uomo originario di Gavoi che si calò nel pozzo di Vermicino.
“Il suo esempio di altruismo e di eroica generosità – aggiunge Solinas – ci rende orgogliosi come sardi e resterà vivo nei nostri cuori, così come il ricordo della piccola vittima della tragedia. Sono certo che Alfredino lo abbia accolto in cielo, con quell’abbraccio che purtroppo, quel giorno, non fu possibile”.
Angelo Licheri Moglie e Figli
Angelo Licheri è nato a Gavoi, Nuoro, Sardegna, il 20 agosto del 1944. Era un un operaio. Oggi noto anche con il soprannome di “eroe di Vermicino”, visti i suoi disperati tentativi di salvare il piccolo Alfredino Rampi. L’uomo all’epoca aveva aveva 37 anni e faceva il fattorino per una tipografia a Roma.
Angelo Licheri ha una moglie e tre figli. Fu proprio per il rapporto con i suoi figli ache provò a salvare Alfredino.
Negli ultimi anni purtroppo era stato colpito dal diabete: era quasi cieco e gli venne anche amputata una gamba.