Moduretic a cosa serve
L’amiloride fa parte dei farmaci diuretici risparmiatori di potassio. Viene somministrata per compensare gli effetti di altri diuretici che aumentano l’escrezione di K+. Utilizzato principalmente per curare ipertensione.
Moduretic compresse
L’amiloride agisce bloccando i canali del sodio, collocati sulla membrana luminale delle cellule tubulo contorto distale e dei dotti collettori. Questo provoca una iperpolarizzazione della membrana luminale, con conseguente riduzione della velocità di escrezione di alcuni cationi: K+, H+, Ca2+ e Mg2+. In Italia è in commercio nella specialità Moduretic diuretico.
Moduretic per dimagrire
L’amiloride fa parte dei cosiddetti farmaci diuretici risparmiatori di potassio (K+) in quanto agisce direttamente inibendo i canali che inducono il riassorbimento di sodio chiamati ENaC situati sulla membrana luminale delle cellule renali dell’ultima porzione del tubulo contorto distale e dei dotti collettori. Essa si lega a un sito specifico nel poro del canale inibendo il riassorbimento di Na+ e favorendone l’eliminazione assieme all’acqua. Questa azione comporta così una mancanza di differenza di potenziale transepiteliale negativa con conseguente diminuita secrezione di potassio nel lume e quindi relativo risparmio di potassio nell’organismo.
L’Amiloride si trova in commercio con il farmaco Moduretic, impiegato principalmente nei pazienti che ricevono farmaci diuretici con eccessive perdite di potassio. Questo farmaco associa l’azione natriuretica dell’idroclorotiazide e amiloride cloridrato, con conseguente effetto di minor escrezione urinaria rispetto quella che può essere provocata da un diuretico tiazidico.
Le ridotte azioni diuretica ed antiipertensiva dell’amiloride cloridrato si associano all’attività natriuretica, diuretica ed antiipertensiva del tiazidico mentre viene minimizzata la perdita di potassio e di bicarbonato riducendo la possibilità di uno squilibrio acido-base.
Moduretic effetti collaterali
L’amiloride è generalmente ben tollerata ma, a volte, può provocare degli effetti collaterali a livello del sistema nervoso centrale, gastro-intestinale, muscoloscheletrico, cutaneo ed ematico.
In particolare, gli effetti indesiderati più frequenti sono:
- iperkaliemia (effetto indesiderato pericoloso degli inibitori dei canali del Na+ poiché potenzialmente fatale se non trattato);
- acidosi metabolica in quanto il risparmio di K+ si riflette con una diminuzione del pH corporeo;
- iponatriemia (o iposodiemia) specialmente in pazienti che assumono il farmaco in associazione con un altro diuretico, per l’elevata eliminazione di Na+ e acqua. L’iponatriemia, a lungo termine, potrebbe causare anormalità della funzionalità renale;
- ipomagnesemia ed ipocalcemia;
- disturbi gastrointestinali: nausea, vomito, inappetenza, secchezza delle fauci (della mucosa del cavo orale), polidipsia, disturbi della funzionalià epatica, ulcera peptica, dolori addominali (dispepsia), flautolenza, diarrea o stipsi, poliuria e pollachiuria;
- disturbi dermatologici: rash cutaneo, sensazione di prurito;
- disturbi neurologici: sensazione di stordimento, debolezza, cefalea, vertigini, confusione, tremori;
- disturbi a livello muscoloscheletrico: crampi muscolari, affaticamento o debolezza muscolare, parestesia;
- ipotensione ortostatica.
E ancora, ma più di rado: ototossicità, tinnito, tosse, ittero, aumento dell’uremia, anemia aplastica, neutropenia, alopecia e disturbi della libido.
L’uso abituale di diuretici nelle donne sane in gravidanza, con o senza edema di lieve entità, non è raccomandato ed espone sia la madre che il feto a rischi non necessari. Nel caso di somministrazione di Moduretic durante una gravidanza certa o presunta, i potenziali benefici del medicinale devono essere attentamente valutati rispetto ai possibili rischi per il feto. I tiazidici attraversano la barriera placentare e compaiono nel sangue del cordone ombelicale. I rischi per il feto comprendono ittero fetale o neonatale, trombocitopenia. Inoltre i tiazidici sono stati rilevati nel latte materno. Se l’uso di Modiuretic è considerato indispensabile, la paziente deve interrompere l’allattamento al seno.