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Economia

Stralcio cartelle: come funziona il nuovo condono?

Il decreto attuativo MEF sulla nuova pace fiscale è stato pubblicato in GU n.183 – 2 agosto 2021. Contiene requisiti e regole dello stralcio cartelle fino a 5mila euro.

Il nuovo condono interessa i ruoli datati dal 2000 al 2010 incluso e pone un limite reddituale nel 2019: non deve superare i 30mila euro. Di conseguenza, molti debiti verranno esclusi dal nuovo condono mentre le cartelle che rientrano nella pace fiscale saranno cancellate automaticamente.

Scopriamo come funziona il nuovo condono previsto dall’art. 4 del decreto Sostegni.

Stralcio cartelle: requisiti e regole del nuovo condono

Per accedere alla nuova pace fiscale sono stati previsti i seguenti requisiti:

– cartelle fino a 5mila euro datate 2000-2010;

– reddito 2019 fino a 30mila euro.

Sarà, dunque, limitato il raggio d’azione del nuovo condono: dai 61 milioni di cartelle previsti dalla bozza (dal 2000 al 2015) si passerà a 16 milioni di cartelle.

Non solo. Restano fuori dalla cancellazione automatica i seguenti debiti:

– importi dovuti per recupero di aiuti di Stato;

– crediti legati a pronunce della Corte dei Conti;

– IVA riscossa all’importazione;

– risorse proprie tradizionali (decisioni n. 2007/436/CE e n. 2014/335/UE) tra cui dazi doganali;

– multe, ammende, sanzioni pecuniarie dovute per provvedimenti e sentenze penali di condanna.

Stralcio cartelle fino a 5mila euro: come funziona

Abbiamo accennato che le cartelle fino a 5mila euro verranno cancellate automaticamente.

Ciò significa che tutta l’operazione verrà gestita dall’Agenzia delle Entrate e dalla Riscossione. I cittadini non dovranno fare nulla. I debiti verranno cancellati entro il 31 ottobre dopo il necessario incrocio di dati tra Agenzia delle Entrate e Riscossione.

Il decreto attuativo MEF ha definito le modalità ed il calendario per l’annullamento, il relativo discarico e la cancellazione dalle scritture patrimoniali degli enti creditori.

Le modalità per identificare le cartelle da stralciare definite dal MEF comportano un duplice passaggio di dati e informazioni tra Entrate e Riscossione:

– la Riscossione, entro il 20 agosto, trasmetterà alle Entrate l’elenco dei codici fiscali del proprio database al 23 marzo 2021 dei contribuenti con debiti fino a 5mila euro;

– le Entrate, entro il 30 settembre, comunicheranno alla Riscossione i codici fiscali dei contribuenti esclusi in quanto superano il reddito dei 30mila euro nel 2019.

Una volta incrociati i dati, verranno individuati i contribuenti che potranno beneficiare del condono. I relativi debiti verranno cancellati automaticamente entro il 31 ottobre 2021.

I pagamenti dei debiti già effettuati non verranno rimborsati in quanto versati prima dello stralcio.

 

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