Le giornate di ciascuno di noi si svolgono, nella maggior parte dei casi, all’interno di ambienti chiusi. Pensiamo agli uffici o alle aziende in cui lavoriamo oppure, più semplicemente, alle case in cui passiamo del tempo insieme alla famiglia. Va da sé che all’interno di questi spazi l’aria che respiriamo deve essere fresca, pulita e al riparo da ogni agente inquinante.
Perciò, molte volte sentiamo dire da coloro che condividono gli stessi spazi con noi: “l’aria dell’ufficio dovrebbe essere più sana”, “bisognerebbe proprio purificare l’aria qua dentro” oppure “depurare questo ambiente sarebbe l’ideale” … ma siamo sicuri che questi tre verbi facciano riferimento alla stessa azione?
Vediamo qual è la differenza tra sanificare, depurare e purificare un ambiente al fine di scegliere la giusta pratica da mettere in atto.
Cosa significa sanificare
Con questo termine ci riferiamo all’eliminazione di ogni batterio o virus che è presente all’interno dell’ambiente sul quale ci si trova ad agire. Grazie a questa attività, infatti, si ridurrà quasi a zero il pericolo di contrarre qualche malattia dovuta agli agenti patogeni nei luoghi in cui si trascorre gran parte del proprio tempo.
I prodotti utilizzati per procedere alla sanificazione sono diversi tra di loro: si passa dall’utilizzo di detergenti chimici a quello di sostanze industriali, con l’unico obiettivo di rimuovere ogni traccia di agente batterico. In alternativa, è possibile impiegare un sanificatore portatile agli ioni d’argento che, proprio grazie a queste sostanze, è capace di abbattere l’eventuale carica batterica che sussiste nell’ambiente. Chiaramente, nel processo di sanificazione, però, vengono impiegati dei prodotti che non arrecano nessun danno alla salute di coloro che poi vivranno quell’ambiente nei giorni successivi. Addirittura, in alcuni casi è possibile anche rimanere nella stanza mentre essa viene sanificata.
Cosa significa purificare?
Nel momento in cui si decide di purificare un determinato ambiente si provvede alla rimozione di tutti gli agenti inquinanti e contaminanti che rovinano l’aria respirata in quello spazio.
Generalmente, si fa affidamento sui purificatori d’aria che contengono un filtro capace di intrappolare gli elementi inquinanti e di rilasciare continuamente un’aria salubre.
Provvedere alla purificazione è decisivo per evitare di inalare sostanze dannose per il proprio organismo. D’altronde, come testimoniato anche dall’OMS, ogni anno l’aria inquinata riscontrabile in case, uffici e qualunque altro ambiente in cui le persone si trovano a passare anche il 90% delle proprie giornate causa la morte di circa 2 milioni di persone.
Cosa significa depurare?
Si tratta di un processo davvero simile alla purificazione, ma in questo specifico caso a essere ripuliti di qualsiasi sostanza tossica e inquinante sono i liquidi. È il tipico caso della depurazione dell’acqua proveniente dalla cannella della propria abitazione, il quale la rende bevibile senza alcun timore. La depurazione viene inoltre utilizzata anche a livello industriale con lo scopo di rimuovere quelle sostanze che impediscono di avvalersi dei liquidi necessari per il normale svolgimento del processo produttivo.
Conclusioni
Abbiamo visto quali sono le principali differenze tra la sanificazione, la purificazione e la depurazione. Conoscere la distinzione tra questi termini e le finalità per cui tali attività sono pensate è fondamentale per capire quale azione meglio si adatta alle proprie esigenze.