Reddito di Cittadinanza: se rifiuto un contratto a tempo indeterminato perdo il beneficio?

Introdotto con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 il Reddito di Cittadinanza è una misura di contrasto alla povertà e rappresenta una misura di sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale.
Rispondiamo ad un quesito posto da una lettrice:
“Buongiorno sono una donna di 38 anni che lavora come commessa in un negozio di calzature. Il datore di lavoro mi ha proposto di sottoscrivere un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Se rifiuto la proposta a tempo indeterminato perdo il diritto a percepire il Reddito di Cittadinanza?”.
Reddito di Cittadinanza: a cosa serve? Quali sono i requisiti?
Prima di rispondere al quesito posto dalla lettrice ricordiamo che il Reddito di Cittadinanza è una misura che aiuta a formare e a trovare lavoro permettendo di integrare il reddito.
Il Reddito di Cittadinanza ha l’obiettivo di migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, contrastare la povertà e le disuguaglianze e stimolare l’occupazione.
I requisiti necessari per beneficiare del Reddito di Cittadinanza sono:
- essere cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa,
- avere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare,
- avere un ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) aggiornato inferiore a 9.360 euro annui,
- possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro,
- avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. Il limite reddituale è pari a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una casa in affitto.
Reddito di Cittadinanza: posso percepirlo anche se rifiuto un contratto a tempo indeterminato?
Chiariti i requisiti necessari per beneficiare del Reddito di Cittadinanza, rispondiamo alla domanda formulata dalla nostra lettrice.
Chi rifiuta tre proposte lavorative a tempo indeterminato perde il diritto di vedersi erogato il reddito di cittadinanza.
Una proposta di lavoro è congrua e deve essere accettata per non perdere il reddito di cittadinanza se l’interessato beneficia del reddito di cittadinanza da non più di un anno.
Inoltre, l’offerta di lavoro deve riguardare uno dei settori individuati nel patto di servizio sottoscritto dal lavoratore;
La distanza dal luogo di lavoro non può essere superiore a 100 km dalla residenza dell’interessato.
Il datore di lavoro deve offrire una retribuzione maggiore di 858 euro mensili.
Sono previsti interessanti incentivi anche per i datori di lavoro: nel caso in cui l’assunzione avvenga a tempo indeterminato compreso il contratto di apprendistato, il datore di lavoro beneficia di un esonero contributivo, nel limite dell’importo mensile del Reddito di cittadinanza percepito dal lavoratore e non superiore a 780 euro mensili e non inferiore a cinque mensilità.