Adenomesenterite: cosa mangiare, adulto, cibi da evitare
Cos’è l’adenomesenterite? Quali sono i consigli dietetici da seguire quando si riceve la diagnosi? Se stai leggendo queste righe, significa che vuoi sapere qualcosa di più in merito. Perfetto! Nei prossimi paragrafi, approfondiremo le risposte alle domande sopra ricordate (e non solo).
Cosa mangiare
Cosa mangiare nei casi in cui si riceve una diagnosi di infiammazione delle linfoghiandole del mesentere (ossia l’organo che, partendo dalla parete addominale, si connette con l’intestino mesenteriale)?
I consigli alimentari da seguire in questo caso sono molto semplici e altrettanto importanti. Innanzitutto è bene concentrarsi sull’idratazione. L’adenomesenterite, oltre al dolore addominale diffuso e crampiformi, presenta, tra i vari sintomi, anche le frequenti evacuazioni. Ecco perché è cruciale procedere a reintegrare i liquidi.
Spazio anche ai cibi lessi, ma anche a frutti come le mele e le banane. Molto importante è anche tenere sotto controllo l’apporto di lattosio. In generale, è basilare, ai fini di migliorare la salute dell’intestino, assumere fermenti lattici. Dal momento che in natura ne esistono diversi, prima di procedere con l’acquisto di un prodotto piuttosto che di un altro, è consigliabile chiedere consiglio al proprio medico di fiducia.
Adulto
L’adenomesenterite può presentarsi nel soggetto adulto? La risposta è affermativa. A tal proposito, è doveroso rammentare che l’unica strada per avere una diagnosi certa è quella clinica. Si parla spesso di ecografie e di esami ematici. Sono importanti, su questo non ci sono dubbi, ma non permettono di apprezzare una svolta nella situazione.
Come si può leggere online passando in rassegna i consigli di medici esperti, in molti casi l’adenomesenterite si risolve da sola senza bisogno di ricorrere a terapie di natura farmacologica o chirurgica. In situazioni accuratamente selezionate dal medico, può essere necessaria una terapia antibiotica.
Nel momento in cui si ha a che fare con questa condizione, è bene essere consapevoli del fatto che, anche quando si parla di adenomesenterite acuta, ci si trova davanti a un quadro benigno. La causa, è da ricondurre a un’infezione intestinale non grave. Come già detto, tra le principali manifestazioni c’è il dolore. In linea generale, tende a scomparire quasi del tutto durante le ore notturne.
Cibi da evitare
Come è chiaro, il capitolo dieta è fondamentale nel momento in cui si parla di adenomesenterite, una condizione che, dal punto di vista dei sintomi, può mimare il quadro dell’appendicite acuta. Approfondirlo significa chiamare in causa anche i cibi da evitare. Quali sono? Nell’elenco è possibile includere gli insaccati, ma anche le carne particolarmente lavorate. Fondamentale è anche non assumere i cibi fritti e fare molta attenzione alle spezie, che possono irritare ulteriormente l’intestino infiammato.
Un doveroso cenno deve essere dedicato anche al caffè e alle altre bevande contenenti caffeina, ingrediente da evitare in quanto caratterizzata in generale da un effetto lassativo che si accentua nei casi in cui si ha a che fare con l’intestino infiammato.
Concludiamo facendo presente l’importanza di prediligere la frutta e la verdura cotta, escludendo quella con troppi semi o fibre.