Danteinoro, sei voci illustri per omaggiare il Sommo Poeta
Bertinoro, tra i borghi più affascinanti della zona di Forlì-Cesena e dell’Italia in generale, omaggia con un progetto meraviglioso il Sommo Poeta in occasione dei 700 anni dalla sua morte. Presso il borgo romagnolo, uno dei luoghi dove Dante trovò ospitalità durante l’esilio, è possibile da venerdì 2 luglio apprezzare i versi della Divina Commedia recitati da sei voci illustri, ossia quelle di Biagio Antonacci, Milena Gabanelli, Moni Ovadia, Micaela Ramazzotti, Giorgio Panariello, Beppe Fiorello.
Danteinoro
Il loro contributo è il fiore all’occhiello di Danteinoro, rassegna in sei tappe che si propone di ricostruire il rapporto che Dante ha avuto con il balcone della Romagna. Pieve di Polenta – i visitatori possono ascoltare anche l’ode che Giosuè Carducci ha dedicato a questo luogo nel 1897, pubblicandola nella raccolta Rime e Ritmi – Rocca Vescovile, Colonna delle Anella: ecco tre dei luoghi dove i visitatori potranno trovare un totem con una mappa e un QRCode, grazie al quale avranno modo sia di immergersi nel percorso di scoperta della storia della zona specifica in cui si trovano, sia lasciarsi incantare dai versi eterni del poeta e letterato padre della lingua italiana.
Il contributo di Biagio Antonacci
Per questo regalo bisogna dire grazie a Biagio Antonacci, grande amante di questa zona della Romagna. Il cantante lombardo ha accettato dal Comune di Bertinoro l’incarico di direttore artistico di Danteinoro, coinvolgendo alcuni nomi celebri, amici che, come ricordato da lui stesso, hanno messo in primo piano una “generosità disinteressata e rara”.
La Romagna secondo Dante
Città del vino e tra i centri urbani simbolo dell’ospitalità romagnola – famosa e apprezzata in tutto il mondo – Bertinoro ha visto il Sommo Poeta trascorrere gli ultimi anni della sua vita, dal 1317 al 1321. In quel periodo, Dante è stato accolto alla corte di Guido Novello da Polenta, ai tempi signore di Ravenna. Il Sommo Poeta ha ovviamente parlato del periodo trascorso in Romagna anche nella Divina Commedia, per la precisione nel Canto V dell’Inferno e nel XIV del Purgatorio. A 700 anni dalla sua morte, una delle tante zone d’Italia che hanno visto il suo passaggio lo tributa con un evento reso ancora più speciale dal contributo di alcuni volti del mondo dello spettacolo e della cultura, che hanno prestato le loro voci e il loro talento per versi che, da centinaia di anni ormai, incantano ogni generazione e hanno qualcosa da dire a chi vuole tenere sempre gli occhi aperti sulla realtà.