Quanto guadagna un ricercatore? A chiederselo sono tutti gli studenti brillanti che hanno maturato tanto interesse verso la vita universitaria. Qualcuno di loro dopo tanti anni di studio desidera approfondire le materie e alcuni temi specifici soffermandosi particolarmente su alcuni filoni di ricerca. I ricercatori creano nuove metodologie di studio e a volte riescono anche a fare scoperte importanti.
Essere ricercatore vuol dire partecipare attivamente a tutte le attività formative dell’ateneo per dare il via, piano piano, alla propria carriera accademica per diventare poi insegnante universitario. Non è da sottovalutare il fatto che negli anni tra una riforma e l’altra i ricercatori sono diventati importanti tanto quanto i prof titolari di cattedra. Tutto ovviamente tralasciando lo stipendio e soffermandosi soltanto su quella che è la figura professionale.
Quanto guadagna un ricercatore universitario? Le differenze
I ricercatori lavorano moltissimo con l’ insegnamento. Coloro che lavorano all’università guadagnano dai 1.400 euro ai 1.900 euro netti al mese, in base all’anzianità. Più hanno esperienze più guadagnano.
Il discorso è leggermente diverso per tutti gli associati che arrivano a guadagnare intorno ai 2.300 euro netti al mese. I professori ordinari invece hanno uno stipendio di 4.000 euro netti al mese.
Ma chi si ritrova davvero in difficoltà sono tutti coloro che lavorano come liberi professionisti e che guadagnano soltanto in base al numero di collaborazioni con le varie università e con i contratti firmati.
Come diventare ricercatori in qualunque università italiana
Per diventare ricercatore universitario si deve dedicare tutta una vita allo studio ed alla ricerca, quindi la passione è la chiave di tutto. Soltanto dopo anni da ricercatori si può ambire a diventare professore ordinario o associato andando verso cariche ancora più importanti che ruotano sempre intorno al mondo accademico.
Come prima cosa bisogna conseguire il dottorato di ricerca, poi è necessario essere in possesso di un buon curriculum, più esperienze di ricerca si hanno meglio è. Non bastano i titoli di studio perché per partecipare al concorso pubblico e diventare ricercatore serve molto di più, qualcosa di più pratico.