Il 17 giugno scorso, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un provvedimento (Prot. n. 2021/155130) con le istruzioni per la richiesta della NASPI anticipata per quota di cooperativa esente Irpef. Si riferisce alla sottoscrizione di una quota capitale di società cooperativa da parte di soci lavoratori.
Il documento diffuso il 17 giugno chiarisce le modalità di richiesta della NASPI anticipata per i lavoratori interessati la cui gestione spetta all’INPS.
Vediamo quali sono le istruzioni per l’esenzione fiscale.
NASPI anticipata per quota di cooperativa: D.Lgs. n. 22/2015 e Legge di bilancio 2021
La NASPI può essere riscossa sia mensilmente (per massimo 78 settimane) sia in un’unica soluzione anticipata. Questa indennità di sostegno al reddito per disoccupazione involontaria è stata introdotta dal Decreto Legislativo 22/2015.
L’art. 8 del decreto legislativo stabilisce che il lavoratore ha diritto di richiedere la liquidazione anticipata dell’intera somma del trattamento NASPI.
L’anticipo ha lo scopo di favorire soprattutto l’autoimprenditorialità in caso di:
– avvio di impresa individuale;
– avvio di attività lavorativa autonoma;
– sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa in cui il rapporto mutualistico ha come oggetto la prestazione lavorativa da parte del socio.
Ricordiamo che con l’erogazione anticipata della NASPI si perde il diritto all’accredito figurativo a fini pensionistici ed all’assegno al nucleo familiare.
La Legge di Bilancio 2021 aveva previsto la non imponibilità fiscale per gli importi Naspi con modalità attuative indicate da un provvedimento che l’Agenzia delle Entrate avrebbe emanato. Il provvedimento è stato pubblicato il 17 giugno e chiarisce le modalità di richiesta della Naspi anticipata.
NASPI anticipata per quota di cooperativa: come fare domanda, documenti da allegare
I lavoratori interessati alla Naspi anticipata devono farne domanda all’INPS allegando i seguenti documenti:
– attestazione di avvenuta iscrizione della cooperativa nel registro delle imprese (Camera di Commercio) di competenza e nell’Albo nazionale delle società cooperative indicando gli estremi per successive verifiche;
– estratto dall’elenco soci con una dichiarazione del presidente della cooperativa che attesti l’avvenuta iscrizione del richiedente e l’attività assegnatagli;
– dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui il lavoratore dichiara di destinare l’intera somma percepita al capitale sociale della cooperativa entro la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
L’INPS non applicherà le ritenute alla fonte sull’importo erogato. In qualità di sostituto d’imposta, l’Ente previdenziale certificherà l’erogazione dei trattamenti nel modello di Certificazione Unica.
Chi ha diritto alla NASPI
Hanno diritto alla Naspi i dipendenti del settore privato che hanno perso il lavoro per cause involontarie inclusi i seguenti soggetti:
– lavoratori dipendenti a tempo determinato delle PA;
– apprendisti;
– soci lavoratori di cooperative con rapporto subordinato;
– personale artistico con rapporto di lavoro subordinato.
Il Ministero del Lavoro, con Interpello n. 13 del 24 aprile 2015, ha chiarito che l’indennità Naspi spetta anche al lavoratore che si dimette per giusta causa o in caso di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro a seguito di una procedura di conciliazione (art. 1 c. 40 della Legge n. 92/2012).