L’Amministrazione fiscale è sempre in agguato e tiene d’occhio i movimenti dei conti correnti.
Al Fisco interessano i grandi flussi di movimenti di capitali e monitora i trasferimenti di denaro in Italia e all’estero.
Grazie alla disponibilità del Registro dei rapporti tributari il Fisco monitora ogni euro che transita sul conto corrente di ogni contribuente.
Conto corrente: quali sono le somme di denaro che non si devono dichiarare?
Non per tutte le somme di denaro vige l’obbligo della dichiarazione al Fisco.
Si pensi, ad esempio, alle donazioni che possono essere riconducibili al coniuge, ai genitori e figli.
In questo caso, viene applicata un’imposta del 4% su un valore di 1 milione di euro e viene applicata un’imposta del 6% su un valore maggiore di 100.000 euro in presenza di donazione tra fratelli e sorelle.
È esclusa dall’obbligo della dichiarazione al Fisco una vincita al gioco, su cui viene spalmata la ritenuta alla fonte.
Sono escluse le trasferte per lavoro, i rimborsi spese, i risarcimenti derivanti da danno morale.
Controllo Fisco sul conto corrente: occhio a questi versamenti
Ci sono una serie di versamenti sul conto corrente che potrebbero cagionare sospetti da parte del Fisco.
L’Agenzia delle Entrate potrebbe presumere che il versamento di denaro sia fuori dalla dichiarazione dei redditi.
Al soggetto contribuente spetta l’onere della prova: deve giustificare la provenienza del denaro versato sul conto corrente.
Per questo, occorre indicare la presenza di un atto da cui risultino le somme oggetto del versamento.
Controllo Fisco sul conto corrente: i bonifici periodici
Il Fisco presta massima attenzione anche ai bonifici periodici che transitano sul conto corrente.
L’Agenzia delle Entrate, una volta ravvisato il flusso di denaro, potrebbe attivare l’accertamento fiscale.
Ogni movimento di denaro sul conto corrente può generare una contestazione da parte del Fisco, che potrebbe presumere la presenza di reddito non dichiarato fino a prova contraria.
Controlli Fisco sul conto corrente: occhio ai bonifici tra coniugi
La presenza di scambi di denaro tra marito e moglie molto corposi e con una cadenza sempre più frequente potrebbe insospettire il Fisco.
In questi casi, l’Agenzia delle Entrate potrebbe attribuire la provenienza dei soldi di uno dei conti correnti dei coniugi a movimenti di denaro non leciti.
Nel caso di sospetti il Fisco avvia una serie di accertamenti eseguiti su movimenti di denaro sui conti correnti dei coniugi.