Poesia e tecnologia, l’iniziativa decennale della Navicella Enterprise Dedalus

Un’avventura culturale nata nel 2003 a Milano che continua ancora oggi, quella della Navicella Enterprise Dedalus. L’Associazione no profit, nata su iniziativa di Vincenzo Pezzella Dedalus, ha fatto un lungo viaggio in questi anni fatti di memoria, ricerca e preziose collaborazioni. Grazie all’apporto di Paola Magi, nel 2010 viene istituita la linea a stampa on demand Archivio Dedalus Edizioni, con un logo ispirato ad un disegno del poeta francese Verlaine. Reduce di pubblicazioni importanti, tra cui i primi lavori di traduzione alle Poesie di Maxwell e all’Abate Sugerius, la Navicella Dedalus ha una mission davvero unica: raccogliere, archiviare e diffondere i documenti di poesia italiana utilizzando un supporto multimediale. Prima ancora che andassero di moda le piattaforme per visualizzare i video, come Youtube, l’Associazione aveva quindi già messo in campo un progetto per creare una connessione tra vari utenti. Da questa iniziativa è nato anche FoglioDedalus, un documento che testimonia tutto il lavoro raccolto tramite documentari e video ritratti dei poeti italiani contemporanei ancora viventi.
L’archivio Dedalus
Molte pubblicazioni dell’Archivio Dedalus sono attualmente conservate in alcune tra le migliori biblioteche del mondo, come quella della Yale, di Harvard, di Princeton e della Columbia. Non a caso, l’Associazione nel 2019 ha partecipato anche ad un incontro negli USA per presentare e diffondere le varie edizioni pubblicate in una mostra a Milwaukee nella biblioteca di Golda Mair. La novità e l’unicità del progetto è stato quindi di creare una “cassaforte” che legasse insieme le opere letterarie di vari artisti insieme all’arte grafica e multimediale, dando vita ad un’attività davvero interessante che ha l’obiettivo di trasmettere lavori incisivi. L’obiettivo principale della realtà culturale milanese è soprattutto quello di valorizzare il patrimonio artistico culturale della nostra nazione che, al giorno d’oggi, rischia sempre più di scomparire e di passare inosservato. Inoltre, lo scopo è anche quello di riempire alcuni vuoti lasciati dalla pubblicistica italiana, portando alla luce opere mai contemplate prima.
Gli altri progetti
Oltre al lavoro di archivio e divulgazione, Navicella Dedalus vanta numerosi altri progetti degni di nota. L’associazione sta infatti procedendo all’archiviazione di tutti i documenti presenti nella sede. Inoltre, sta per essere pubblicato il libro “Poesie di Transito in Facebook” e “Lettere Carbonare”, entrambi nati dopo essersi interfacciati con la rete social di Facebook dove sono state poi fatte circolare. Ma tra le attività svolte, occorre menzionare anche quelle di formazione e aggiornamento per gli studenti e gli insegnanti, nonché l’organizzazione di incontri tra gli autori ed i lettori, e poi i dibattiti, i convegni e la messa a disposizione dei documenti nella sede dell’Associazione. La realtà collabora anche con gli enti locali, nazionali ed internazionali per favorire la tutela e la promozione delle nuove ricerche in ambito artistico e culturale con il fine di raccontare la società attuale.
Gli intenti di “Dedalus”
Gli intenti della Navicella Dedalus sono dunque ben evidenti. La diffusione della cultura e delle opere che sono patrimonio della cultura italiana, soprattutto quelle ancora nascoste, nonché l’impegno per il riconoscimento dei diritti e della dignità delle persone nello sviluppo autonomo della cultura. Quello di Navicella Dedalus è un vero e proprio lavoro quotidiano nato per contrastare il degrado sociale e per promulgare l’amore verso la cultura e le arti.