Stralcio Cartelle dopo 5 anni: ecco le ipotesi di riforma della riscossione
Una delle ipotesi allo studio del Ministero dell’Economia, in vista della presentazione della relazione sulla riforma della riscossione, è la cancellazione delle cartelle dopo 5 anni.
Tra le ipotesi allo studio c’è la cancellazione delle cartelle dopo 5 anni: ciò permetterebbe di stralciare i crediti accumulati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Nello stralcio automatico previsto dal Decreto Sostegni è pari a circa 1.000 miliardi la massa dei debiti non riscossi relativi al periodo dal 2000 al 2020.
L’obiettivo sarebbe quello di portare a 5 anni il tempo entro il quale l’Agenzia delle Entrate-Riscossioni può riscuotere quanto dovuto.
Stralcio Cartelle dopo 5 anni: le ipotesi in cantiere
Tra le ipotesi allo studio c’è quella di cancellare automaticamente e per tutti le cartelle non riscosse dopo 5 anni.
Una tale riforma esige una maggiore efficienza delle azioni intraprese dall’Agente della Riscossione.
Oltre allo stralcio automatico delle cartelle potrebbe essere prevista una maggiore rapidità in tutto il processo di recupero di tasse e altre somme non pagate dal contribuente.
MEF: migliorano le entrate tributarie erariali
Dal Ministero dell’Economia arriva la buona notizia che migliorano le entrate tributarie erariali.
Nel primo quadrimestre le entrate accertate hanno raggiunto quota 133,816 miliardi di euro, segnando un aumento di oltre dieci miliardi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+ 8,2%).
Si tratta di una ripresa avviata che emerge dal balzo dell’IVA (+20,7%), in particolare dall’Iva sugli scambi interni (+21,3%).
Già cancellati i debiti fino a 5.000 euro
Il Decreto Sostegni 1 aveva già disposto l’annullamento automatico di tutti i debiti fino a 5.000 euro (affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010).
Possono usufruire dell’agevolazione tutti contribuenti che hanno percepito, nel 2019, un reddito imponibile fino a 30.000 euro e di soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno percepito un reddito imponibile fino a 30.000 euro.
Le proposte allo studio
Una delle misure previste da Forza Italia nelle sue proposte per la Riforma del Fisco è quella di eliminare la tassa di successione e delle donazioni o innalzare il valore imponibile esente per gli eredi in linea diretta o il coniuge.
Per il corrente anno si propone un anno fiscale in bianco con il blocco delle cartelle esattoriali e la Pace fiscale.
Forza Italia propone anche un
«definitivo superamento dell’IRAP».
Si nega
«qualsiasi forma di reintroduzione dell’IMU sulla prima casa».
Viene auspicata la revisione del Catasto, che
«va perseguita in una logica di ammodernamento senza comportare una tassazione occulta».