Quanto costa il tampone rapido che nel corso dei mesi è entrato a far parte delle nostre vite come le mascherine e tutto ciò che ci protegge dal covid? Oggi il tampone rapido è il sistema privilegiato che serve a controllare i casi positivi al virus in tutta Italia. All’inizio del 2020 il Ministero della Salute li ha anche inseriti nel conteggio giornaliero dei bollettini, nonostante inizialmente i tamponi rapidi fossero stati definiti poco sicuri.
Alcune Regioni italiane hanno stabilito dei prezzi per evitare quanto accaduto con la vendita delle mascherine, prezzi alle stelle, disomogenei. Qualche regione ha preferito renderli gratuiti riservandoli però soltanto ad alcune categorie specifiche.
Quanto costa il tampone rapido in Lazio, Emilia, Campania e tutte le regioni del sud Italia
Il Lazio ha fissato un prezzo massimo di 22€ per l’esecuzione di un tampone rapido. In Lombardia invece l’accordo è arrivato da pochi mesi, a febbraio. Il prezzo del tampone rapido è 12 euro. Il Piemonte ha fissato un costo massimo tra 30 e 45 euro. Il prezzo più onesto si paga in Emilia Romagna dove il test antigenico ha un costo di soli 15 euro.
E’ leggermente superiore nelle Marche dove la cifra è intorno ai 18€. Poi c’è la Regione Campania che ha imposto un prezzo inferiore a 22 euro ma l’acquisto di attrezzature e materiale di consumo è a carico delle farmacie.
In Veneto, l’accordo prevede un costo di massimo 30 euro, in Puglia di 20 euro, in Umbria 22, in Sardegna 17,97 euro, in Friuli Venezia Giulia 26, nella provincia autonoma di Trento possono essere sottoposti a tampone anche i cittadini asintomatici pagando 30 euro.
Tampone rapido positivo, cosa fare
In tutte le altre regioni non nominate è possibile sottoporsi all’esame in qualunque farmacia ma al momento non è possibile sapere quanto costa il servizio, né quali sono le condizioni. In caso di tampone positivo, è richiesto il tampone il molecolare di conferma presso le strutture ospedaliere dedicate.