Una delle maggiori difficoltà che il mondo dello Spettacolo ha dovuto affrontare, dall’inizio della pandemia, è legata al proseguimento nella proposta artistica a fronte delle restrizioni. L’Arena di Verona ha accolto questa sfida, tornando a proporre un evento ormai iconico della sua programmazione. Ecco dunque che la 98° edizione dell’Opera Festival abbraccia le più moderne tecnologie, per creare spettacolari collaborazioni con una moltitudine di parchi, musei, siti archeologici e fondazioni, dando così una risposta a numerose necessità.
La ripartenza delle “eccellenze”
Da una parte si è venuto a creare il bisogno di un impianto scenografico dalle dimensioni ridotte, che fosse meno architettonico e imponente rispetto alle consuetudini areniane, ma comunque d’impatto, per poter assicurare l’applicazione del distanziamento sociale ancora necessario. D’altro canto, si è voluto lanciare un messaggio concreto, espresso dalle parole di Federico Sboarina, Sindaco di Verona e Presidente di Fondazione Arena: non solo le realtà museali, ma anche “le eccellenze italiane ferme da molti mesi ripartiranno dal nostro teatro, calamita e perno della rinascita musicale e culturale di tutto il Paese”. Un obiettivo raggiunto anche grazie al patrocinio del Ministero della Cultura, oltre che ai numerosi sponsor del festival e a chi ha aderito alle campagne di raccolta fondi istituite nei mesi scorsi.
89° Arena di Verona Opera Festival, programma e collaborazioni
La proposta per l’anno 2021 conta su sei nuove opere e due appuntamenti sinfonici, eventi che potranno avvalersi di atmosfere uniche, create grazie alla collaborazione con molte realtà artistiche e culturali italiane. In calendario si trova Cavalleria rusticana, il cui contesto visuale è caratterizzato dal contributo della Biblioteca Apostolica Vaticana e del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi. Di matrice felliniana sono invece le suggestioni scelte per Pagliacci, che vedono la partecipazione sia del Museo del Cinema di Torino, sia del Fellini Museum, prossimo all’inaugurazione presso il Comune di Rimini. Le prestigiose collezioni del Museo Egizio di Torino diventano lo sfondo ideale per accompagnare la messa in scena dell’Aida, mentre il Nabucco può contare sul contributo del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. L’omaggio a Verdi, in occasione del 120° anniversario della sua scomparsa, prosegue con La Traviata, in cui la forza tutta femminile della protagonista viene esaltata da un ricco percorso artistico realizzato in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze. Invece il Sito Archeologico di Paestum e il Parco Archeologico di Pompei offriranno i loro patrimoni monumentali per il Requiem.
La programmazione
La programmazione include anche la rappresentazione di Turandot, opera che crea un incontro e un dialogo con le collezioni del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma. All’interno delle proposte per questo 98° Opera Festival si trova anche la IX Sinfonia di Beethoven, spunto ideale per puntare l’attenzione sulle piazze come luogo d’incontro delle moltitudini, secondo il percorso curato dalla Fondazione Alinari per la Fotografia. Il cartellone si completa delle serate che vedono non solo il debutto del tenore Jonas Kaufmann, ma anche il ritorno di quelli che sono ormai considerati veri e propri beniamini areniani, ovvero Roberto Bolle and Friends e Placido Domingo.