L’esenzione dal pagamento della prima rata IMU spetta a tutte quelle attività economiche in possesso dei requisiti necessari per richiedere i contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni bis.
Per l’esenzione dal pagamento della prima rata dell’IMU sono stati stanziati 142,5 milioni di euro, in modo tale da ristorare le casse dei Comuni.
Esenzione pagamento prima rata IMU: quali sono i requisiti?
L’esenzione dal pagamento della prima rata IMU spetta agli immobili posseduti dai soggetti passivi che hanno i requisiti per beneficiare dei contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni 1.
I requisiti sono:
- perdita di fatturato o corrispettivi di almeno il 30% nel 2020 rispetto all’anno 2019,
- ricavi e compensi non eccedenti a 10 milioni di euro all’anno,
- immobili nei quali i soggetti passivi esercitano le attività di cui siano anche gestori.
Esenzione IMU: in quali casi si applica?
L’esenzione IMU spetta nei seguenti casi:
- abitazione principale (a eccezione di alcune categorie catastali);
- pertinenze delle cosiddette prime case;
- abitazioni per studenti universitari;
- alloggi sociali;
- immobili appartenenti a enti senza scopo di lucro;
- terreni agricoli;
- immobili posseduti da Stato, Regioni, Provincie e Comuni;
- alloggi di cooperative edilizie a proprietà indivisa;
- immobili per l’esercizio del culto.
Legge di Bilancio 2021: chi non deve pagare l’IMU?
La Legge di Bilancio 2021 ha disposto che non è dovuto l’acconto IMU:
- per gli immobili accatastati come categoria D/2 (alberghi e pensioni) e relative pertinenze;
- per gli immobili adibiti a stabilimenti balneari, lacuali, fluviali e termali;
- per gli immobili destinati a sale da ballo, discoteche e night club;
- per gli immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di aziende e ditte esercenti attività di allestimenti di strutture espositive.
Esenzione IMU: quali sono le altre agevolazioni per le attività in crisi?
Nel provvedimento ci sono altre agevolazioni riconosciute per le attività in crisi economica.
Oltre all’esenzione IMU c’è anche il bonus affitti, che prevede il credito d’imposta che copre fino al 60% del canone di locazione per i primi 5 mesi del corrente anno 2021.
Nel decreto ci sono anche altri aiuti destinati alle imprese in difficoltà: sono previste agevolazioni per la TARI, ovvero per la tassa sui rifiuti dovuta nel 2021.
Sono previsti anche interessanti contributi a fondo perduto.