Sono in arrivo importanti novità in merito ai concorsi pubblici: l’emendamento presentato da Gianclaudio Bressa del PD al decreto Covid n.44 del 1° aprile ha definito le nuove regole.
Le novità riguardano la valutazione dei titoli e l’esperienza professionale, che solitamente penalizzano giovani e neolaureati senza esperienza che partecipano ad un Concorso pubblico.
L’emendamento approvato pone dei paletti per i concorsi pubblici facendo sì che i titoli ed esperienza professionale non possano superare il 33% del punteggio complessivo finale.
Concorsi pubblici: ridimensionata la valutazione dei titoli, cosa cambia?
Per i concorsi pubblici è stata ridimensionata la valutazione dei titoli con l’approvazione dell’emendamento correttivo.
“Siamo riusciti a salvaguardare le migliaia di giovani neolaureati che si stanno preparando per i concorsi pubblici e che vogliono rappresentare un ricambio generazionale e una spinta innovativa per la nostra Pubblica amministrazione.”,
ha detto Chiara Gribaudo, responsabile Missione giovani e deputata del PD.
La nuova norma prevede:
- una sola prova scritta
- una prova orale
- utilizzo di strumenti informatici e digitali con rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali
- per i profili ad alta specializzazione tecnica, la fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti è correlata alla natura e alle caratteristiche delle posizioni,
- la commissione definisce procedure e criteri di valutazione omogenei e vincolanti per tutte le sottocommissioni.
I titoli e l’esperienza professionale possono concorrere al punteggio finale in misura non superiore a 1/3.
Il concorso pubblico può essere svolto anche in sedi decentrate o in videoconferenza nel caso della prova orale.
Concorso pubblico: la valutazione titoli deve precedere l’orale?
In un Concorso pubblico, la Pubblica Amministrazione deve rendere noto ai candidati il risultato della valutazione dei titoli prima dello svolgimento delle prove orali.
È quanto affermato dal Consiglio di Stato in una recente Sentenza. Tale disposizione ha la finalità di assicurare l’imparzialità nella valutazione dei titoli in modo tale da poter influenzare l’esito finale della prova concorsuale.
Secondo il Consiglio di Stato, la Pubblica Amministrazione è tenuta a rendere noto ai concorrenti il punteggio conseguito prima dello svolgimento dell’ultima prova.
La sequenza tra punteggi provvisori assicura una maggiore trasparenza e l’imparzialità della valutazione che permette la prevenzione di ricorsi.
Il mancato rispetto della sequenza procedimentale può comportare l’annullabilità della graduatoria.