Quanto guadagna un giornalista in Italia, differenze

Quanto guadagna un giornalista in Italia? Questo è un dato dolente poichè si tratta di una categoria di lavoratori da sempre considerata fortunata e ben pagata, in realtà la metà di loro si reputa insoddisfatta per la remunerazione.
Il 28,09% dei giornalisti è stipendiato ma non viene pagato più di €30 ad articolo. La figura del giornalista è riconosciuta come professionista a tutti gli effetti. Il compito è scoprire, selezionare le notizie più interessanti da diffondere al pubblico ed infine pubblicare. Si può svolgere la professione come dipendente oppure come lavoratore autonomo e in base alla categoria scelta varia anche lo stipendio.
Quanto guadagna un giornalista, le cifre principali per categoria
I giornalisti attivi nel 2021 in Italia sono poco più di 35 mila. Le variabili a seconda delle quali lo stipendio di un giornalista cambia sono l’inquadramento lavorativo, la qualifica, il sesso, l’età ed infine l’esperienza professionale. Più si è maturi, più si ha esperienza, più si riesce a guadagnare.
Il reddito medio annuale tra i giornalisti dipendenti arriva a €20.000. La metà di questi dichiara però di avere un reddito addirittura inferiore. Tra tutti ci sono i giornalisti freelance che guadagnano davvero poco e che affermano di non arrivare agli 11.000€ l’anno pur lavorando come tutti gli altri.
Ad ogni modo ciò che viene fuori è che i giornalisti dipendenti percepiscono guadagni migliori, 5,4 volte superiori ai liberi professionisti con un reddito pari a 60.000 euro l’anno. Per questo motivo la gran parte dei giornalisti sfortunati, con reddito due volte inferiore lamentano differenze eccessive e richiedono rapidi interventi che possano dare loro la dignità lavorativa che meritano.
Regolamentazione dei salari dei giornalisti
Oggi il settore giornalistico è in continua evoluzione e per questo motivo dovrebbe essere regolamentato in modo tale da gestire tutto, soprattutto i guadagni in maniera corretta. Gli stipendi tra giornalista e giornalista subiscono divari eccessivi.