Quanto costa divorziare? Come procedere

Quanto costa divorziare? Quando un matrimonio giunge al termine non c’è altro da fare se non separarsi e poi procedere con il divorzio. I tempi e i costi sono l’unica cosa che preoccupa coloro che si trovano in questa situazione, si tratta di due elementi variabili.
La procedura è breve se i coniugi sono in accordo, in questo caso si procede direttamente in Comune senza necessità di contattare un avvocato. In alternativa bisognerà dare avvio ad una causa con tempistiche infinite.
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Se si decide di rivolgersi ad un avvocato i costi aumentano soprattutto per chi ha l’obbligo del mantenimento economico del coniuge svantaggiato. Chi divorzia in comune, paga soltanto 16 euro all’ufficio stato civile. Con la negoziazione assistita dagli avvocati si va da una spesa minima di 1.500 ad una spesa massima di 3.000 euro. Tutto dipende dalle tariffe decise dal legale.
Quando si arriva in tribunale la prima spesa è il contributo unificato che ha un costo di 43 euro per divorzio consensuale e 98 euro, giudiziale. Poi c’è la parcella dell’avvocato che a volte può andare oltre 5.000 euro. Qualcuno ha la possibilità di beneficiare del gratuito patrocinio non pagando alcuna spesa. Il coniuge che perde la causa potrebbe pagare, alla fine del processo 5000 euro più. Inoltre in presenza di figli, il 50% delle spese straordinarie e il mantenimento. La cifra varia in base al tenore di vita ed al reddito.
Tempistiche per separazione e divorzio
Dal momento della separazione dovranno passare 6 mesi in caso di separazione consensuale, 1 anno in caso di separazione giudiziale. Quando i coniugi non raggiungono un accordo, in presenza di dissenso si procede per via giudiziale.
In alcune circostanze particolari è possibile procedere con il divorzio immediato senza dover attendere 6 mesi o un anno dalla separazione. Si tratta di pochissimi casi come in presenza di un matrimonio non consumato, del cambiamento di sesso di uno dei coniugi, della condanna di uno dei due per reato grave. I casi più gravi includono l’aver subito maltrattamenti o violenza.