Economia

Reddito di Cittadinanza: parte il blocco del pagamento. Ecco a chi tocca!

Occhio al pagamento del Reddito di Cittadinanza: INPS ha disposto il blocco del pagamento per chi non ha atteso dai 6 ai 18 mesi per presentare la nuova domanda.

Blocco Reddito di Cittadinanza: si può ripresentare domanda dopo sanzione?

Quali sono le sanzioni che comportano la decadenza del Reddito di Cittadinanza?

Si può ripresentare domanda dopo una sanzione in questi casi:

  • mancata comunicazione di dimissioni presentate da uno o più componenti del nucleo familiare;
  • mancata comunicazione di un rapporto di lavoro avviato durante il periodo di fruizione del beneficio economico;
  • variazione e presentando una nuova domanda nei casi diversi da nascita e decesso;
  • variazione del nucleo familiare non comunicata come richiesto dalla normativa;
  • rifiuto di tre offerte lavorative congrue;
  • domanda presentata omettendo redditi;
  • terza assenza ingiustificata ad una convocazione del Centro per l’Impiego.

Blocco Reddito Cittadinanza: dopo quanto si può ripresentare la domanda?

Il Reddito di Cittadinanza, nel caso in cui sia decaduto a seguito di sanzione, può essere richiesto nuovamente dal soggetto richiedente una volta decorsi 18 mesi dalla data del provvedimento di revoca.

I 18 mesi si riducono a 6 mesi nel caso in cui facciano parte del nucleo familiare componenti minorenni o con disabilità.

È quanto previsto dal comma 11 dell’articolo 7 della Legge 26/2019: il blocco del pagamento del beneficio è disposto per tutti coloro che, a seguito di una sanzione, non hanno atteso il termine dei 18 o 6 mesi imposto dalla normativa vigente.

Adesso è possibile attendere che decorra il termine dei 18 o sei mesi per poter procedere alla presentazione di una nuova domanda.

Reddito Cittadinanza: quando scatta il blocco della carta?

La carta Postepay Reddito di Cittadinanza può essere bloccata dall’Autorità giudiziaria prima dell’accertamento definitivo dei reati di abusiva percezione del sussidio.

Il sequestro della carta impedisce di intascare le somme e viene automaticamente meno la possibilità di percepire il reddito.

Il sequestro preventivo della carta Postamat Rdc è una misura cautelare che si adotta nel procedimento penale.

La normativa penale vigente punisce, con la reclusione da due a 6 anni, chi utilizza documenti falsi a sostegno dell’istanza al fine di percepire indebitamente il sussidio.

Il sequestro della carta è consentito in tutti i casi in cui si riscontrano gravi indizi di colpevolezza di uno dei reati in materia di Reddito di Cittadinanza.

La Suprema Corte ha colpito con il sequestro della carta Postepay RdC un percettore che divideva il proprio Reddito di cittadinanza con la sua ex convivente.

Lo stesso percettore del Reddito di Cittadinanza aveva omesso di comunicare che l’ex convivente aveva lasciato l’alloggio comune.

 

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