Il Ministero dell’Economia e delle Finanze è intenzionato a non cambiare le carte in gioco per le Partite IVA che hanno optato per il regime forfettario.
Sembra essere confermata la flat tax o la tassa “piatta” al 15% o al 5% (per i primi 5 anni di attività).
A confermarlo è la stessa sottosegretaria MEF Maria Cecilia Guerra durante l’interrogazione presso la Commissione Finanze.
Partite IVA: Flat Tax confermata al 15%
È salva la flat tax al 15% per i titolari di Partita IVA in regime forfettario con ricavi e compensi fino a 65.000 euro annui.
Qualche giorno fa si era scatenato un terremoto ed erano sorti tanti dubbi ed ansie riguardanti la conferma della tassa “piatta” al 15% per i Forfettari.
Il Direttore generale delle Finanze, Fabrizia Lapecorella, aveva proposto di alzare l’aliquota per il regime forfettario al 23%.
Si trattava di un’ipotetica ipotesi allo studio, ma il MEF ha smentito e ha confermato l’aliquota al 15%.
A confermarlo è la stessa sottosegretaria al MEF Maria Cecilia Guerra, che ha sottolineato:
“La professoressa Lapecorella non ha suggerito delle linee di intervento, limitandosi a valutazioni che attengono alla maggiore o minore efficacia di alcune forme di prelievo e immaginando possibili forme evolutive di alcuni regimi di tassazione.”
Partite IVA Forfettarie: quali sono i requisiti necessari?
Il primo requisito per i soggetti titolari di Partita IVA Forfettaria è non superare i 65.000 euro all’anno.
Nel caso in cui si svolgano più lavori corrispondenti a diversi Codici ATECO è necessario considerare la somma dei ricavi e dei compensi relativi alle diverse attività svolte dalla Partita IVA Forfettaria.
Inoltre, occorre non aver percepito oltre 30.000 euro di redditi da lavoro dipendente o da pensione.
Altro requisito per le Partite IVA Forfettarie è non aver sostenuto spese superiori a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e per compensi erogati ai collaboratori.
Partite IVA Forfettarie: obbligo estensione fattura elettrica
La Corte dei Conti nella Memoria sul Documento di Economia e Finanza 2021 ha indicato l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica per le Partite IVA in Regime Forfettario.
L’obbligo di estensione della fattura elettronica verrebbe esteso a una platea di 1,5 milioni di Partite IVA Forfettarie.
Per le Partite IVA Forfettarie si prospettano mesi di cambiamenti per quanto riguarda gli adempimenti da rispettare.
Fino al 2024 è stata richiesta dal Parlamento alla Commissione Europea una doppia estensione temporale e di beneficiari riguardante la proroga della fatturazione elettronica.
Si mira a monitorare il fatturato prodotto sull’intero territorio nazionale e a combattere l’evasione fiscale.