Silvia Romano, milanese, una giovane ragazza di 25 anni, volontaria dell’associazione Africa Milele Onlus. Vive per parecchio tempo in Africa dove alle 20 di martedì 20 novembre 2019 è stata rapita per poi essere liberata il 9 maggio dall’intelligence italiana.
Pochi mesi prima di essere stata sequestrata Silvia Romano si è laureata, era il febbraio del 2018. Ha conseguito la laurea in una scuola per mediatori linguistici che si occupa dei diritti degli esseri umani. Ha una grande passione per la ginnastica e per il fitness infatti ha anche lavorato in una palestra di Milano la ‘Pro Patria 1883’ e successivamente alla ‘Zero Gravity’.
Silvia Romano: rapita
Quando è stata rapita Silvia era alla seconda missione in Africa e aveva scritto sui social che per lei vivere equivale a donare. La scelta di spostarsi in territori rischiosi nasce dalla voglia di donare se stessa a chi ha bisogno perchè soltanto questo la fa stare bene. Lancia una raccolta fondi che mira ad ampliare le strutture destinate ad aiutare i bambini in Kenya. Lotta e non si ferma al primo piccolo ostacolo.
Il suo rapimento avviene durante un attacco armato, una banda locale fa irruzione con fucili e machete sparando e ferendo 5 persone. L’obiettivo è la ragazza. La portano via senza cellulare e senza passaporto a bordo di una moto.
E’ al termine del 2019 che i rapitori la trasferiscono in Somalia, poi il 9 maggio del 2020 il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia che la ragazza è stata liberata. La liberazione avviene durante l’operazione dell’Aise, in collaborazione con i servizi turchi e somali.
Silvia Romano afferma di essere stata forte, di avere resistito per mesi in attesa di quel momento. Il 10 maggio la 24enne arriva a Ciampino, dove ad aspettarla c’è la sua famiglia, i genitori e la sorella, ma anche il premier Giuseppe Conte ed il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.