La perdita a livello nazionale per il commercio rispetto a un mese normale nel quale ricade la Pasqua si prevede supererà i 15 miliardi di euro, con un crollo del fatturato superiore al 30% del totale. Il calcolo arriva dall’Ufficio studi della Confcommercio e prende, come metro di paragone, l’analogo mese del 2019 nel quale cadevano le festività pasquali. In quel mese i consumi nei settori dell’abbigliamento, arredamento, ristorazione, ricettività turistica, trasporti e servizi ricreativi superarono i 50 miliardi di euro.
Commercio, il crollo nel 2021
Quest’anno non si arriverà a più di 35 miliardi di fatturati complessivi. In attesa che le vaccinazioni procedano a pieno regime e sortiscano i primi benefici effetti sulla diffusione della pandemia, il ricorso ai lockdown parziali rappresenta, secondo Confcommercio, una strategia insostenibile per le imprese del terziario. Insostenibile perché tardano i ristori necessari e mancano ancora indicazioni sugli interventi per compensare le perdite di fatturato ormai ingenti per tutto il settore.