Custode solidale, evoluzione di montagna solidale per gli over 74. Ecco di cosa si tratta

Si è svolta presso la sede di Custode Solidale, evoluzione di Montagna solidale, una riunione per evidenziare gli effettivi bisogni socio sanitari e comunitari degli over 74 che vivono in montagna. L’incontro è stato fatto con la presenza delle Unioni dei comuni montani, e della collaborazione dell’Ausl di Piacenza, delle sezioni provinciali di Croce Rossa e Anpas e della fitta rete dei medici di base.
Custode solidale, la differenza con la prima fase
Custode solidale, a differenza di montagna solidale, copre anche i comuni, fino ad oggi rimasti fuori, di: Bettola, Bobbio, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere, Morfasso, Ottone, Piozzano, Ponte dell’Olio, Travo, Vernasca e Zerba. Dopo avere individuato, grazie a montagna solidale e un’equipe di esperti, quali sono i bisogni della fascia sociale fragile, autosufficiente, ma priva di una famiglia e di un effettivo sostegno, è arrivato il tempo di realizzarli. Ed è questo che si propone Custode Solidale. Per la realizzazione ci si avvarrà di una squadra, composta da due operatori formati proprio allo scopo
Le esigenze degli anziani
Custode solidale si propone di intervenire su tre punti fondamentali: autonomia, solitudine e sicurezza per provvedere alle esigenze a tutto tondo di chi vive isolato senza il sostegno dei propri congiunti. Inoltre si propone di fornire assistenza e sostegno rispondendo alle necessità del singolo e della comunità. Il progetto è stato rallentato dal Covid 19. Ma per la primavera ci si propone di portarlo completamente a termine. Alla conferenza hanno partecipato tutte le persone coinvolte non solo nell’iniziativa. Ma in tutte le comunità da cui partirà il tutto. In elenco citiamo: il presidente della Fondazione Massimo Toscani ed i rappresentanti del Cda dell’ente Franco Egalini e Giovanni Calza, i rappresentanti di tutte le realtà coinvolte: Roberto Pasquali, presidente dell’Unione Montana Valli Trebbia e Luretta; Carlotta Opizzi, presidente dell’Unione Montana Alta Valnure; Paolo Calestani, presidente dell’Unione Comuni montani Alta Val D’Arda; Luca Baldino, direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Piacenza e Costanza Ceda, Direttore del Distretto di Levante dell’Ausl; Alessandro Guidotti, presidente della Croce Rossa Italiana Comitato di Piacenza; il coordinatore provinciale Anpas Emilia Romagna Paolo Rebecchi; Augusto Pagani, presidente dell’Ordine dei Medici di Piacenza.
Custode solidale, il percorso, la riunione
Durante la conferenza Massimo Toscani, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano ha dichiarato: ” Da parte nostra, abbiamo previsto un impegno su base triennale di 90.000 euro annui, che dovranno servire alla retribuzione dei due operatori e alle spese per i mezzi e la strumentazione al loro servizio (…)”. Il direttore generale dell’Ausl di Piacenza, Luca Baldino, ha sottolineato dal canto suo l’importanza di creare una rete di assistenza per gli anziani. Anche se la maggior parte di loro gode di perfetta salute, è bene prevenire certi interventi che potrebbero essere invalidanti per gli over 74. Come una caduta, una febbre. Occorre quindi un’assistenza e una presenza costante sul territorio per monitorare anche le piccole, grandi situazioni di necessità.
Altri interventi
Intervenuto allo scopo anche Augusto Pagani, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Piacenza. Lui ha evidenziato l’importanza di una rete telematica di supporto oltrechè l’ausilio di associazioni di volontariato. In ultimo Roberto Pasquali, presidente dell’Unione Montana Valli Trebbia e Luretta, ha espresso profondo entusiasmo. Già dalla prossima settimana, ha chiesto di “definire nei dettagli gli aspetti gestionali e burocratici che coinvolgeranno direttamente le Unioni montane”.