Tre film disturbanti (e censurati)

Di film censurati e/o maledetti già ne avevamo parlato… e oggi continuiamo il nostro viaggio cinematografico con cinque film che hanno sfidato il buon gusto comune.
Stiamo parlando di tre pellicole che per i contenuti eccessivamente violenti, sono state condannate e vietate.
Tre film disturbanti (e censurati): Ultimo tango a Parigi
Ultimo tango a Parigi è un film del 1972 scritto e diretto da Bernardo Bertolucci e interpretato da Marlon Brando, Maria Schneider, Jean-Pierre Léaud, Maria Michi e Massimo Girotti.
Senza ombra di dubbio, per la sua carica erotica Ultimo tango a Parigi ha fatto parlare di sé… ma soprattutto ha dato notorietà a Bernardo Bertolucci.
Fu un’opera molto discussa: oggi è considerata un classico del cinema erotico, ma suscitò scandalo alla sua uscita, a causa del forte impatto emotivo causato dalle numerose scene osé.
La censura avviò un procedimento penale contro la pellicola che sfociò nella condanna al rogo del film, decretata il 29 gennaio 1976, per poi essere riabilitata nel 1987.
Il film causò in Italia un forte scandalo per le numerose scene di sesso, in particolare per una scena di sesso anale nella quale il personaggio di Brando sodomizza la Schneider dopo averle lubrificato il retto con del burro.
Inoltre, la sequenza in cui Brando e la Schneider consumano il loro primo rapporto include otto secondi, che vennero poi censurati.
Sebbene la scena della violenza sessuale fosse prevista nella sceneggiatura ed entrambi gli attori avessero firmato un contratto, non era specificato da nessuna parte che ci dovesse essere un rapporto anale simulato con l’uso del burro come lubrificante.
Questa aggiunta al copione fu un’improvvisazione di Brando con la complicità di Bertolucci, il quale non disse niente all’attrice per avere una reazione più realistica. La Schneider dichiarò in seguito che non avrebbe mai voluto girare quella scena.
Tre film disturbanti (e censurati): Cannibal Holocaust
Il film diretto da Ruggero Deodato nel 1980, è considerato da molti il migliore prodotto di genere cannibal.
Alla sua uscita generò subito grandi polemiche, per le reali uccisioni di animali rappresentate sullo schermo e per l’impressionante realismo delle sue sequenze.
Talvolta viene anche falsamente additato come snuff movie e per questo motivo fu intentata una causa contro il regista.
Il film rafforzò la fama di Deodato come autore estremo, dopo il precedente Ultimo mondo cannibale, e gli valse l’appellativo diMonsieur Cannibal, datogli dai francesi.
Nonostante le controversie, Cannibal Holocaust è considerato da molti un’interessante e cruda analisi della società contemporanea, nonché un lucido atto d’accusa contro i mass media, diversi anni prima di Assassini nati – Natural Born Killers.
Già dalle prime sequenze, Deodato fa capire quali siano nella sua visione i veri selvaggi (mentre un reporter alla tv parla delle tribù cannibali, le immagini mostrano scene di vita in una città moderna quale New York).
È stato il primo film a sfruttare la tecnica del falso documentario, ovvero l’utilizzo di alcune scene filmate attraverso una videocamera amatoriale che segue i protagonisti nel loro viaggio.
E tra stupri, torture, aborti forzati, impalamenti e cannibalismo, è ancora oggi uno dei film più crudi che si possano immaginare.
La prima del film avvenne a Milano il 7 febbraio 1980. Subito dopo a Roma e nella stessa Milano alcuni vandali imbrattarono i manifesti del film, che raffiguravano la donna impalata.
Il 12 marzo 1980, a seguito della denuncia di un cittadino, il film fu sequestrato su tutto il territorio nazionale, sulla base di una vecchia legge fascista contro la tortura delle cavie.
La pellicola venne accusata di essere “opera contraria al buon costume e alla morale“. La United Artists, che produsse il film si ritirò, mentre i produttori chiamarono ben sette avvocati per difendere il film.
Durante il processo Deodato chiamò i quattro attori protagonisti, per mostrare al giudice che erano vivi, e chiarì che le sequenze dei riti cannibali erano state fatte con l’ausilio di effetti speciali.
Il regista e la troupe rischiarono ugualmente la galera quando emerse che le uccisioni di animali erano reali. Deodato si difese dicendo che le riprese erano state girate con spirito documentaristico.
In seguito, furono tagliate diverse scene per consentirne la visione. E probabilmente Cannibal Holocaust è il film più censurato della storia del cinema, dato che fu censurato in più di 50 paesi del mondo. Addirittura in Inghilterra il film è stato inserito tra i cosiddetti video nasty, cioè i film banditi per eccesso di violenza.
Tre film disturbanti (e censurati): A Serbian film
Film del 2010 diretto da Srđan Spasojević, che sin dall’uscita fece scalpore. Molte le critiche negative per la sua efferata descrizione di stupri, atti di necrofilia e abusi sessuali su minori. Il governo serbo aprì un’indagine ufficiale circa la pellicola per reati contro la morale comune.
Il film è stato bandito in Spagna, Portogallo, Francia, Australia, Nuova Zelanda, Malaysia e Singapore. Inoltre, è stato rifiutato in Norvegia e tagliato di circa 19 minuti al montaggio negli Stati Uniti causa censura, nonché vietato ai minori di 18 anni in Svizzera.