Cinema e Televisione

Film su persone scomparse tratti da casi veri

Quante volte il grande schermo ha attinto da storie reali? Tante.

Non ci credete? Ecco cinque film su persone scomparse tratti da casi veri.

Film su persone rapite: Il caso Moro

Il caso Moro è un film del 1986 diretto da Giuseppe Ferrara, tratto dal libro del 1982 I giorni dell’ira. Il caso Moro senza censure di Robert Katz, coautore anche della sceneggiatura.

Fu il primo film a narrare l’intera vicenda del rapimento di Aldo Moro, con l’interpretazione di Aldo Moro affidata a Gian Maria Volonté.

Il film è assolutamente neutrale, gli stati d’animo del presidente sono quelli che si evincono dalle lettere scritte da lui stesso.

Le scene del blitz delle forze dell’ordine che sarebbe avvenuto nel paesino di Gradoli (dove secondo indicazioni fornite da Romano Prodi in una seduta spiritica era emerso che fosse detenuto l’onorevole Aldo Moro) furono girate a Campagnano di Roma.

Il film mette in scena i 55 giorni del rapimento di Aldo Moro, passando dalla strage di Via Toni al ritrovamento del corpo del Presidente della Democrazia Cristiana in Via Gaetani.

Film su persone scomparse: Sequestro di persona

Film del 1968 diretto da Gianfranco Mingozzi.
Il lungometraggio è incentrato su un sequestro di persona avvenuto in Sardegna, ovvero sul rapimento di Christina Fisher durante una vacanza sull’isola col compagno di università Francesco, entrambi intrappolati da un gruppo di terroristi di montagna.

Film su persone scomparse: Il caso Sutter

Documentario sull’omicidio di Milena Sutter, figlia di un’industriale svizzero rapita all’età di tredici anni e uccisa dopo essere uscita da scuola.

Film su persone scomparse: Trust just her

Basandosi su reali prove e testimonianze di migliaia di persone, il film è una raccolta di diari e ricordi di chi ha avuto veramente a che fare con gli alieni.

Di base, il drammatico lungometraggio mette a nudo le vicende quotidiane vissute dagli abdotti.

Film su persone scomparse: Il quarto tipo

Film del 2009 scritto e diretto da Olatunde Osunsanmi.

Mescolando elementi in stile falso documentario (mockumentary), il film narra i misteriosi eventi che si verificano da oltre quarant’anni nella cittadina di Nome, in Alaska, legati ai rapimenti alieni.

Il titolo del film si riferisce alla classificazione utilizzata dagli ufologi (inizialmente stilata da Josef Allen Hynek nel 1972) riguardo agli incontri ravvicinati con gli alieni, in cui il quarto tipo denota un rapimento alieno.

Nel lungometraggio viene narrata la storia della Dott.ssa Abigail Tyler e di come fosse stata ipnotizzata dal gollega Abel Campos per cercare indizi sulla morte del marito. In realtà, la scomparsa sembra essere legata a fenomeni paranormali legati agli alieni.

 

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