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Luoghi misteriosi d’Italia: eccone tre davvero spaventosi

Amate visitare i luoghi abbandonati?

Non avete paura? Ecco allora una lista di posti abbandonati e pericolanti che fanno al caso vostro.

Vi avvisiamo: alcuni sono terrificanti!

Luoghi misteriosi d’Italia: il Vallone di Mulini a Sorrento

Andiamo a Sorrento. Cosa c’è da vedere qui? Ebbene, in mezzo alla natura, c’è il Vallone di Mulini, un fabbricato abbandonato dalla metà dell’Ottocento.

Si tratta di uno dei luoghi tra i più fotografati al mondo a livello mondiale.

Lo si può vedere, per l’appunto, da Piazza Tasso che è al centro di Sorrento e fotografare dall’alto dalla ringhiera di via Fuorimura. L’accesso non è consentito ai visitatori perché si tratta di una proprietà privata, ma i più temerari riescono comunque a raggiungerlo, arrivando all’interno della gola.

Luoghi misteriosi d’Italia: Consonno, la città (fantasma) dei balocchi

Nella mente del Conte Mario Bagno, sarebbe dovuta diventare la Las Vegas della Brianza, ma Consonno (vicino Lecco) è divenuta famosa per essere una vera e propria città fantasma.
Infatti, in seguito all’edificazione, negli anni Sessanta e Settanta, della “città dei balocchi” e a una frana verificatasi nel 1976 la località è diventata disabitata.
Oggi Consonno si presenta in uno stato di abbandono e degrado. Molti degli edifici rimasti sono pericolanti e ne è sconsigliato l’accesso per motivi di sicurezza.
Peccato… perché il Conte avrebbe voluto costruire un luna park, un albergo di lusso e una boutique in stile arabeggiante. Tra i resti spettrali spiccano un minareto, una pagoda cinese e un castello medievale.

Luoghi misteriosi d’Italia: Aguscello, il manicomio dei bambini

Ad Aguscello, nella frazione di Ferrara, troverete un edificio spettrale che un tempo ospitava un ospedale psichiatrico infantile usato fino agli anni Settanta e poi abbandonato.

Il manicomio ha una certa notorietà per via di diverse leggende che narrano della presenza dei fantasmi dei bambini, perché si suppone fossero stati torturati dai medici che in realtà avrebbero dovuto curarsi di loro.

L’ospedale è stato anche oggetto di un servizio del programma televisivo Mistero, che ha indagato proprio sulle presunte anime dei bambini.

Tra i reperti più inquietanti, è possibile vedere lo scheletro metallico di una giostrina.

Secondo alcune indiscrezioni, quello che avvenne nei negli anni di attività del manicomio è atroce: le suore, che stavano lì, sembra non avessero a cuore i bambini.

Le testimonianze di chi ha vissuto quegli anni nel Ferrarese parlano di torture fisiche e mentali devastanti. Alcune apparecchiature, inclusa una macchina per l’elettroshock, sono state rinvenute vicine al manicomio e rappresentano, secondo alcuni, il motivo dell’abbandono improvviso del 1970.

Si dice anche che un terribile di incendio mise fine alla vita di tutti i piccoli ospiti, rinchiusi dalle suore all’interno dell’edificio.

Stando ad una versione dei fatti, un bambino colpito da una grave forma di schizofrenia di nome Filippo Erni fu il vero colpevole. Pare infatti che, stremato dai metodi educativi rigidi, sarebbe impazzito, uccidendo alcuni suoi compagni prima di venire rinchiuso all’ultimo piano del manicomio.

Dall’unica finestra della stanza si sarebbe lanciato in preda alla disperazione. E sembra proprio che l’anima di Filippo Erni sia stata avvistata dai vari Ghost Hunters che negli anni sono andati a visitare la struttura. Agghiacciante, vero?

 

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