Alanina Aminotransferasi alta o bassa: sintomi, cosa indica, cosa fare, quando preoccuparsi

Alanina aminotransferasi: cosa indica e cosa vuol dire? Tutte le informazioni dalla rubrica di salute e benessere.
Alanina aminotransferasi cos’è
L’alanina aminotransferasi è un enzima che si trova tra le cellule dei tessuti muscolari, nel cervello, nel fegato e nei reni. Si può trovare anche in scheletro e cuore, ma in forma minore.
L’enzima è uno dei protagonisti del metabolismo. Infatti, fa parte del procedimento che divide le sostanze nutritive del cibo dagli scarti. Si chiama anche alanina aminotransferasi alt -sgpt e serve per capire se il fegato funziona bene.
Alanina aminosferesi alta: cosa indica?
Alanina aminotransferasi valori alti possono indicare ostruzione biliare. A un analisi del sangue, sono campanelli di allarme di una serie di malattie, come:
- infarto miocardico;
- traumi;
- malattie muscolari.
L’alanina alta si chiama anche alanina aminotransferasi alt gpt.
Alanina aminotransferasi alta cause e sintomi
Quali sono le cause di un’alanina troppo alta? Oltre alle malattie, tra le cause ci sono cirrosi epatica, ipotiroidismo e metastasi al fegato. I sintomi di alanina alta sono: pelle e occhi gialli, problemi al fegato, lesioni localizzate dolorose.
Se parliamo di un valore altissimo, i sintomi sono danno epatico acuto e necrosi tumorale. Invece, se i dati sono alti, ma non altissimi, la persona può avere infarti e problemi ai reni, colpi di calore ed emolisi.
Ci sono casi dove un’alanina elevata è normale, come in gravidanza. L’aumento è considerato normale anche nei bambini, perché si trovano nel loro momento di crescita.
Alanina aminotransferasi bassa: cos’è?
L’alanina si definisce bassa quando è di livello molto inferiore rispetto ai valori medi. Si evidenzia con carenza di vitamina B6 o se l’allenamento dei muscoli è troppo intensivo.
Quando preoccuparsi
Devi preoccuparti di questo indicatore quando fai l’analisi del sangue e scopri che l’alanina è molto più alta o molto più bassa dei valori normali. I valori medi sono 40 U/L per le donne e 50 U/L per gli uomini. Ai primi sintomi, non aspettare, perché l’indicazione è molto chiara.
Cosa fare se è alta o se è bassa?
La prima cosa è rivolgersi al medico, che predisporrà gli esami del sangue. Infatti, l’alanina rientra tra gli indicatori evidenziati dai documenti che si ricevono dopo l’esame.
Se assumi medicinali, rimedi naturali o qualsiasi terapia, informa il medico. In più, devi dare informazioni sulla tua attività fisica e se sei incinta. Infine, devi informare se hai avuto un intervento chirurgico o problemi al cuore.
Il medico può prescrivere una dieta ricca di frutta e verdura, riso, patate, pesce, carne magra e formaggi magri. La dieta non potrà includere alcol e prodotti raffinati.
Quali sono le cure più comuni?
In generale, il medico definisce prima le cause dell’indicatore e poi procedere con la cura della malattia. Dopo che la malattia è stata sconfitta, anche i valori ritornano normali. La terapia, quindi, è personalizzata.
Se soffri di cirrosi epatica legata all’alcol, sappi che il medico ti darà nella terapia anche una cura per disintossicarti dall’alcol. Così, il tuo fegato riprenderà a funzionare e i valori ritorneranno nella norma.