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Chi è Francesca Fioretti compagna di Davide Astori? Instagram, altezza, Grande Fratello, Kolarov, età, biografia

Francesca Fioretti: età, biografia, altezza 

Francesca Fioretti (alta 173 cm) è nata il 23 marzo del 1985 a Maddaloni (Caserta) ed è un personaggio televisivo. È nota, soprattutto, per essere stata la compagna di Davide Astori, il capitano della Fiorentina tragicamente scomparso nel 2018, a seguito di un malore avvenuto durante il sonno. La coppia, che stava insieme dal 2013, nel 2016 aveva avuto una bambina, Vittoria 

Se ne è andato, ma era nel momento più pieno e felice della sua vita e se il mio dolore deve essere il pegno da pagare per questo, lo potrò sopportare per sempre. 

Ha detto Francesca dopo il tragico fatto.  

Laureata in Economia Aziendale, decide di dedicarsi alla carriera di attrice e modella e nel 2009 aveva partecipato al Grande Fratello. Successivamente, è stata una delle concorrenti di Pechino Express insieme ad Ariadna Romero, dove si è classificata secondaFrancesca ha inoltre creato la sua prima linea di costumi da bagno per Wikini Beachwear 

Clicca qui per vedere il profilo Instagram di Francesca Fioretti! 

Francesca Fioretti: Kolarov 

Di recente, a Francesca sarebbe stato attribuito un flirt con il giocatore dell’Inter Aleksander Kolarov. I due, infatti, sarebbero stati paparazzati insieme dal settimanale Chi, in atteggiamenti decisamente intimi.  

Nonostante questo, però, Francesca non ha certo dimenticato Davide, anzi, è tornata a parlare di lui sui social in merito all’imminente processo atto a chiarire le responsabilità dietro alla morte del calciatore.  

Ha scritto la Fioretti 

In questi anni ho sempre voluto evitare dichiarazioni pubbliche sulla morte di Davide e sul processo in corso. Leggo in queste ore notizie che non avrebbero dovuto essere divulgate. Resto stupita da questo passo così avventato e dal fatto che venga fornita un’interpretazione parziale e contraddittoria di una perizia medica. Il processo in corso serve ad arrivare a una verità̀, che non sarà̀ consolatoria in ogni caso: l’idea che la morte di Davide potesse essere evitata aumenta persino il dolore. Nutrivo molti dubbi sull’essere presente di persona alla prossima udienza, ora sento di dover essere lì, a dimostrare simbolicamente, con forza e senza rancore, che è solo in quell’aula che la verità̀ potrà̀ essere accertata, accettata e condivisa. Il passato e il futuro ci chiedono di essere coraggiosi.

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