Il suono del vento: intervista esclusiva a Cristina Origone
Cristina Origone è una scrittrice versatile, si è cimentata in vari generi, passando dal saggio semiserio Come portarsi a letto una donna in 10 mosse al thriller Avrò i tuoi occhi con Fratelli Frilli Editori.
Suoi racconti sono presenti in diverse riviste e antologie, e nel 2010 ha vinto la XXI edizione del premio Writers Magazine Italia.
Per la collana Youfeel Rizzoli ha pubblicato Chocolate Olivia e Due fratelli per Giulia. Nel 2017 è stata finalista al concorso “Fai viaggiare la tua storia” e il romanzo L’amore che non sei è stato scelto da Libromania per la pubblicazione.
Nel 2019 ha pubblicato il romance Una rana in valigia nella collana Elit – Harper Collins Italia e il racconto Col cuore in gola sulla rivista Confidenze/Mondadori.
Noi l’abbiamo intervistata in merito al suo libro Il suono del vento edito da Golem edizioni.
L’intervista a Cristina Origone
Parlaci un po’ di te…
Buongiorno a tutti. Sono di Genova, lavoro con mio marito da trent’anni, abbiamo dei negozi di telefonia, ma ho sempre coltivato la passione per i libri e la scrittura. Ho frequentato diversi corsi di scrittura e ho iniziato a scrivere quando ero ragazzina. Ho pubblicato il mio primo romanzo nel 2004 e non mi sono più fermata.
Cosa ti piace leggere?
Leggo thriller, gialli, romance, narrativa femminile e tutto ciò che mi colpisce.
Qual è il tuo hobby?
Mi piacerebbe rispondere che il mio hobby è correre o fare sport, in realtà sono molto pigra e il mio hobby è la lettura e la scrittura. Amo anche il cinema e le serie tv.
Parlaci del tuo libro. A chi lo consiglieresti e perché?
Il suono del vento è un giallo/rosa con una parte storica ambientata nel periodo della seconda guerra mondiale. La protagonista è una giornalista che conduce il programma Segreti e misteri, e scrive gialli che pubblica con uno pseudonimo maschile. È segretamente innamorata di Tancredi, un commissario burbero ma affascinante, che decide di conquistare invitandolo a un concerto di un famoso violinista. Purtroppo, la sera del concerto, il violino sparisce e il musicista chiede aiuto a Camilla per scoprire che fine ha fatto.
Lo consiglio a chi ama leggere le storie dove i protagonisti nascondono dei segreti famigliari e a chi piacciono le trame dove passato e presente si intrecciano, portando a galla la vita dei protagonisti e rivelandoci, alla fine, le loro vere personalità.
Come sono nati i personaggi?
Mi ispiro sempre a persone che conosco o che mi intrigano. Il violinista David Garrett mi ha ispirato Aaron, il musicista del mio romanzo.
Ti è mai venuto il “blocco dello scrittore”?
No, io ho il problema contrario: non riesco a smettere di scrivere.
Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Tutto mi ispira. Ne Il suono del vento, la vita di mio nonno e del bisnonno di mio marito sono stati le principali fonti di ispirazione per la parte storica. Mio nonno era militare internato e il bisnonno di mio marito è stato deportato a Dachau nel periodo della seconda guerra mondiale, come il nonno di Aaron.
Qual è il messaggio insito nel libro?
Un messaggio di speranza, di coraggio e nello stesso tempo volevo porre l’accento su quanto siano importanti le nostre radici. Il nostro passato condiziona inevitabilmente le nostre vite, conoscerlo può sempre essere d’aiuto per comprenderci meglio.
Quanto c’è di te nei tuoi personaggi?
Come dicevo, la mia famiglia mi ha ispirato molto, quindi c’è molto di me, e poi alcune scelte dei personaggi rispecchiano il mio modo di agire e di pensare.
Progetti futuri?
A febbraio uscirà, sempre per Golem Edizioni, il giallo Gatti e misfatti, due indagini nella riviera ligure. È il primo volume con due storie, di una serie che ha come protagonista un cameriere con la passione dell’investigazione e il suo gatto. Sono episodi ambientati nel mondo della ristorazione. Cibo, delitti e gatti sono tre ingredienti che si abbinano bene per scrivere delle storie gialle. Ovviamente non mancherà un maresciallo con la passione per il cibo, attento e scrupoloso. Anche se lui all’inizio sarà riluttante a farsi aiutare da Simone, alla fine, apprezzerà le iniziative del giovane maître.