Chi era Franco Loi? Tutto sul poeta scomparso: età, biografia, libri, frasi, moglie, poesie d’amore

Franco Loi: età, biografia, moglie, libri
Nato a Genova il 21 gennaio del 1930, si è spento oggi a Milano Franco Loi, poeta, saggista e scrittore italiano. L’uomo viva con la moglie Silvana e il gatto Meo.
Dopo il diploma in ragioneria, inizia a lavorare come contabile allo scalo merci Lambrate e poi come impiegato allo scalo merci del porto di Genova fino al 1950. Nel 1955 diventa incaricato per le relazioni pubbliche presso l’Ufficio pubblicità de La Rinascente e nel 1962 lavora all’Ufficio stampa della casa editrice Mondadori.
Dopo un periodo di militanza nel Partito Comunista e poi nel Movimento della nuova Sinistra, negli anni ‘70 decide di abbandonare la politica. Nel 1973 esordisce come poeta in dialetto, pubblicando I cart e l’anno dopo Poesie d’amore. Nel 1975 compone il poema Stròlegh, per il quale riceve molte critiche positive. Nel 1978 scrive la raccolta Teater e nel 1981 l’opera L’Angel e L’aria de la memoria.
Oltre alle raccolte di poesia Loi ha scritto, nel 2001, un libro di racconti intitolato L’ampiezza del cielo e ha pubblicato diversi saggi. Loi è stato vincitore del Premio Bonfiglio per la raccolta Stròlegh, del premio Nonino per Liber e recentemente ha ricevuto il Premio Librex Montale e il Premio Brancati 2008 (sezione poesia) con il libro Voci d’osteria.
Contributore di numerose riviste e redattore del Il Sole 24 ore, a dicembre del 2018 rilascia alla rivista Affari Italiani un’intervista dal titolo Mussolini ha fatto più di tutti per gli operai, nella quale riprende la retorica del cosiddetto paradosso democratico. Sostenendo che la sua azione in termini mutualistici, assistenziali e previdenziali restò ineguagliata dai politici successivi.
Franco Loi: Poesie d’amore
Temi ricorrenti nelle opere di Loi sono la guerra, la scoperta della presenza del male nella storia, la sensazione di un tradimento perpetrato e di ferite non rimarginabili, l’energia dell’invettiva, il rimpianto di un paradiso perduto. Ma anche la costanza dell’invocazione della preghiera. Il titolo della sua raccolta più famosa Stròlegh (astrologo), composta in due tempi nell’estate 1970 e nella primavera 1971, rimanda a un sogno a occhi aperti, a una profezia rassicurante. Le ultime raccolte sono caratterizzate da un linguaggio meno incisivo.
Franco Loi: frasi
Forse ho tremato come di ghiaccio fanno le stelle
Forse ho tremato come di ghiaccio fanno le stelle,
no per il freddo, no per la paura,
no del dolore, del rallegrarsi o per la speranza,
ma di quel niente che passa per i cieli
e fiata sulla terra che ringrazia…
Forse è stato come trema il cuore,
a te, quando nella notte va via la luna,
o viene mattina e pare che il chiarore si muoia
ed è la vita che ritorna vita…
Forse è stato come si trema insieme,
così, senza saperlo, come Dio vuole…