Chi era Pierre Cardin? Tutto sullo stilista scomparso: famiglia, biografia, Italia, stilista, eredità, età, origini
Pierre Cardin: età, famiglia, origini, Italia, origini
Pierre Cardin, nato originariamente come Pietro Costante Cardin era nato a Sant’Andrea di Barbarana il 2 luglio 1922 ed è morto oggi a Neuilly-sur-Seine all’etaà di 98 anni. È stato uno stilista italiano naturalizzato francese.
Pietro Costante era originario di una famiglia di facoltosi proprietari terrieri e mercanti, finiti però in povertà dopo la Prima guerra mondiale. Per questo motivo, i genitori di Pietro decisero di trasferirsi in Francia nel 1924, quando il conflitto finì.
Nel 1936, a soli 14 anni, Pietro iniziò l’apprendistato presso il sarto Manby, a Vichy, fin poi trasferirsi a Parigi. Qui, prima lavorò presso Jean Paquin e poi da Elsa Schiaparelli. Nel 1947 diventa primo sarto della maison Christian Dior, dopo essere stato rifiutato dalla casa di moda Cristobal Balenciaga.
Lo stilista è stato fidanzato per quattro anni (dal 1961 al 1964) con l’attrice francese Jeanne Moreau. Nonostante la loro storia sia stata piuttosto breve, i due negli anni successivi sono sempre rimasti in buoni rapporti. Ricordiamo inoltre che, Cardin non si è mai sposato e non ha mai avuto figli.
Pierre Cardin: stilista
Nel 1950, Pierre fondò la sua casa di moda, cimentandosi poi con l’alta moda nel 1953. I suoi abiti sono sempre stati caratterizzati da motivi geometrici, dando maggior spazio a creazioni unisex che avevano poco a che fare con le forme femminili. Nel 1954 inventò il “bubble dress”, il famoso vestito “a palloncino”.
Nel 1959, Cardin aprì il primo negozio di alta moda in Giappone e qualche anno dopo decise di dimettersi dalla Chambre Syndicale e mostrare le sue creazioni in un’altra sede, cioè l’Espace Cardin. Questo fu aperto a Parigi nel 1971 e fu uno spazio dedicato anche alla promozione di nuovi talenti, sia del teatro che del mondo della musica. Famose sono state le sue creazioni per il gruppo musicale The Beatles.
Dal 1953 al 1993, Pierre Cardin ha fatto parte della Maison du Haute Couture e dal 1994 lo stilista iniziò a mostrare i suoi nuovi abiti esclusivamente ad un gruppo di clienti selezionati e giornalisti. Nel 1981, acquistò i ristoranti Maxim’s e di lì a poco ne aprì altre filiali a Londra, New York e addirittura Pechino nel 1983. Sotto quel nome, Cardin brevettò diversi prodotti alimentari.
Pierre Cardin: vita privata
- Pierre Cardin possedeva le rovine di un castello a Lacoste che era stato in passato abitato dal Marchese de Sade. Dopo aver parzialmente ristrutturato il sito, vi organizzava regolarmente dei festival teatrali. Possedeva anche il palazzo Ca’ Bragadin a Venezia dove risiedeva durante i suoi frequenti soggiorni nella città lagunare (nella calle attigua è presente uno spazio espositivo).
- Negli anni Ottanta acquistò il Palais Bulles, progettato dall’eccentrico architetto Lovag Antti. Tutto, dal pavimento al soffitto, dall’esterno all’interno, è riempito e disegnato da forme sferiche. Con il suo teatro da 500 posti a sedere, le piscine con vista sul Mar Mediterraneo è spesso luogo di feste e iniziative culturali e artistiche. L’interno è arredato con pezzi di design di incredibile valore artistico, le Sculptures utilitaires disegnate dallo stesso stilista, che dal 1977 ha dato vita ad una collezione di mobili eleganti e dalle forme sinuose. Nel golfo di Cannes, a Théoule-sur-Mer, a sud della Francia, quest’opera architettonica nel 1988 è stata designata dal Ministero della Cultura quale monumento storico.
- Tra i prodotti della linea Maxim’s di Pierre Cardin c’è anche un’acqua minerale che viene prelevata ed imbottigliata presso la località Graviserri nel comune di Pratovecchio Stia, provincia di Arezzo.
- Pierre Cardin, attraverso un’azienda cinese, ha prodotto anche articoli elettronici con il marchio Pierre Cardin Electronics International.
- Il 16 ottobre 2009, Pierre Cardin fu nominato Ambasciatore di buona volontà dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO).
(Via Wikipedia)