Chi è Rodrigo Basilicati? Tutto sull’erede di Pierre Cardin: moglie, biografia, carriera, età, lavoro, vita privata

Rodrigo Basilicati: biografia, età
Rodrigo Basilicati è il nipote dello stilista Pierre Cardin, scomparso oggi all’età di 98 anni. Cardin non ha mai avuto figli, né è mai stato sposato, per questo motivo la sua eredità è andata tutta a Rodrigo, in quanto erede diretto ancora in vita.
L’uomo è rimasto a fianco allo zio durante tutta la sua carriera e lo ha aiutato nei tanti progetti da lui messi in piedi. I due erano, infatti, molto legati. Basilicati è considerato l’erede di Cardin, non solo sulla carta, ma anche dal punto di vista artistico.
Rodrigo Basilicati: lavoro
Da sempre amante del disegno, il nipote di Cardin ha dichiarato in un’intervista riportata da #3D Magazine, cosa significa per lui lavorare e progettare abiti nuovi:
Per me è come una danza, è movimento. Rappresenta un’attitudine, con un padre architetto, che guardavo disegnare con grande curiosità, e una madre fisico-matematica, che ama l’arte in tutte le sue forme. La mia famiglia mi ha accompagnato nell’ascolto della musica classica, potevo sedere di fronte ad un pianoforte a coda Bluthner del 1896, con suono profondo e pieno di armonici. Mi accompagnavano alle mostre di Caravaggio e Giotto, ho frequentato corsi di incisione già all’età di 12 anni, tra gli adulti, mentre parallelamente continuavo i miei studi in conservatorio.
Ha poi aggiunto riguardo al rilancio del marchio di Cardin:
Ho molte idee. Il rilancio del brand, se tale si può definire, consiste nel mantenere i mercati già capillarmente distribuiti, concentrando l’attenzione sulle nuove generazioni e sui sistemi di comunicazione più attuali. Al contempo, per me è fondamentale mantenere l’identità grafica che lo caratterizza da settant’anni, puntando ancora sulla proliferazione di novità creative, come ha sempre fatto Pierre Cardin stesso, affermandosi tra media e pubblico grazie ad un talento autenticamente riconosciuto.
Se potrò continuare a seguire mio zio artisticamente, non mi permetterei mai di darlo per scontato, non cercherò di ‘essere lui’. Ho fatto mio il suo modo di agire, ho una ‘genetica’ simile nel disegno e potrei trasferirla dal design alla moda. È difficile non imitare, ma per me è sufficiente che questa volontà sia evidente nelle opere con cui cerco, su tutto, di suscitare emozione nell’animo di chi le osserva, la più forte possibile.