Paolo Palumbo è uno chef e un cantante. Molti lo ricordano a Sanremo 2020, quando Amadeus lo presentò in diretta nazionale. Ecco tutto quello che c’è da sapere su di lui.
Paolo Palumbo età
Il cantante è nato nel 1997. Oggi ha 23 anni.
Paolo Palumbo Sanremo
Nel 2020, l’artista decide di inviare una sua canzone a Sanremo. La canzone non passa le primissime fasi di selezione, che si svolgono prima dell’avvio del Festival. Amadeus, però, decide di raccontare la sua storia e lo invita sul palco dell’Ariston per raccontarla e per cantare la sua canzone.
Paolo Palumbo malattia
L’artista è affetto dalla sclerosi laterale amiotrofica (Sla). La malattia si è manifestata quando il giovane aveva 17 anni. Da quel momento, il ragazzo è paralizzato e non può muoversi. Per comunicare, usa gli occhi e uno speciale macchinario. Anche la sua respirazione è collegata esternamente a una macchina.
Paolo non può parlare. La voce che utilizza è quella della macchina. La usa battendo gli occhi e scrivendo. Poi, la macchina trasforma in suono quello che lui scrive. Questo permette a Paolo di cantare e di esprimere la sua arte in musica.
Paolo Palumbo fratello
A Sanremo, il cantante è accompagnato dal fratello, che spesso compare anche sui suoi canali social. Il fratello si chiama Rosario e lo segue in tutte le sue attività. Una piccola curiosità: anche Rosario si è iscritto all’Accademia di Cucina e Paolo gli dà dei consigli grazie alla sua esperienza.
Paolo ha un profilo Instagram con oltre 82 mila followers.
Paolo Palumbo canzoni
Paolo ha scritto tre canzoni. La prima si chiama Io sono Paolo ed è stata quella che lo ha portato a Sanremo. Ecco il ritornello:
Pur restando disteso nel letto
Per volare mi bastano gli occhi
Quelle volte che il mondo sta stretto.
Sono la montagna che va da Maometto
Pur restando disteso nel letto
Per volare mi bastano gli occhi
Quelle volte che il mondo si è spento.
Dicono però per ottenere ciò che vuoi devi lottare
Non me la sento proprio di lasciarmi andare
Perché se esiste una speranza ci voglio provare.
Quella notte non cadrà (oh, no, no)
Quella notte non cadrà (oh, no, no)
Ma il bambino su quel filo quella notte non cadrà
Quella notte non cadrà.
A volte basta immaginarlo ma
Poi cresciamo è destino
E quel destino poi ci cambierà
Equilibrista bambino.
In equilibrio sopra ad un filo ma
È un gioco di prestigio
E sarà come un circo
Ed io mi prenderò il rischio
Di dormire con la tigre se me lo permetterà.
E imparerò anche a soffrire
Sopra ad un filo sottile
Ma il bambino su quel filo quella notte non cadrà.