Chi sono i figli di Paolo Rossi? Tutto su Sofia Elena, Alessandro e Maria Vittoria: età, biografia, lavoro, foto

Paolo Rossi, conosciuto come Pablito, è stato un calciatore e opinionista sportivo italiano, diventato famoso per aver fatto parte della rosa della nazionale italiana di calcio, che nel 1982 ha vinto il mondiale in Spagna. Rossi si è spento ieri sera all’età di 64 anni, dopo che da tempo stava lottando contro un male incurabile. L’uomo lascia la moglie e i tre figli.
Paolo Rossi figli
Paolo Rossi ha avuto tre figli, il primo Alessandro – che oggi ha 38 anni – è nato dalla sua prima relazione con Simonetta Rizzato, da cui ha divorziato più di dieci anni fa. A differenza del padre, Alessandro non ha preso la strada del calciatore ma è diventato geometra e ha lavorato per l’agenzia immobiliare posseduta da Paolo Rossi.
Nel 2010, l’ex calciatore si è risposato con Federica Cappelletti, giornalista e direttrice di Salutepiù24. I due sono conosciuti nel 2008 e da allora non si sono più lasciati; hanno avuto due figlie: Maria Vittoria (10 anni) e Sofia Elena (8 anni). Tra Federica e Paolo c’erano 16 anni di differenza (lei la più giovane), ma questo non ha mai inficiato il loro rapporto, dato che sono sempre rimasti molto uniti. Non a caso, qualche mese fa la coppia aveva rinnovato le promesse matrimoniali, insieme alle bambine, su una meravigliosa spiaggia alle Maldive.
Paolo Rossi: chi era?
Paolo Rossi (Prato, 23 settembre 1956 – Roma, 9 dicembre 2020) è stato un calciatore e dirigente sportivo italiano, di ruolo attaccante. Campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982.
Soprannominato Pablito, lo si ricorda principalmente per le sue prodezze e per i suoi gol al Mondiale 1982 dove, oltre a vincerlo, si aggiudicò anche il titolo di capocannoniere. Nello stesso anno vinse anche il Pallone d’oro. Occupa la 42ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Nel 2004 è stato inserito nel FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione. È risultato 12º nell’UEFA Golden Jubilee Poll, un sondaggio online condotto dalla UEFA per celebrare i migliori calciatori d’Europa dei cinquant’anni precedenti.
Insieme a Roberto Baggio e Christian Vieri detiene il record italiano di marcature nei Mondiali a quota 9 gol, ed è stato il primo giocatore (eguagliato dal solo Ronaldo) ad aver vinto nello stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere di quest’ultima competizione e il Pallone d’oro.
Rossi al Lanerossi Vicenza, la prima squadra dove giocò, ebbe un ottimo rapporto con l’allenatore Giovan Battista Fabbri sia dentro che fuori dal campo. Fabbri fu l’artefice della trasformazione tattica del giocatore da ala a centravanti puro. Il giocatore ricordò così il rapporto col suo mentore:
Fabbri è stato un padre per me, il classico padre di famiglia che ti consiglia, ti prende sotto la sua protezione, è stato proprio così. Teneva le fila di tutto l’ambiente, ha fatto in modo che si creasse una grande unione tra di noi. Era un grande conoscitore e un grande amante del calcio, predicava il fatto che tutti a cominciare dai difensori dovevano giocare a pallone. Io, in particolare, gli devo molto. è stato lui che mi ha trasformato da ala a centravanti, ha visto subito che potevo avere un ruolo diverso e ha cambiato sicuramente la mia carriera.
Paolo Rossi: l’impegno sociale
Rossi, dopo aver concluso l’attività calcistica, ha contribuito molto all’impegno sociale. Nel 2007, insieme ai ciclisti Matteo Tosatto e Filippo Pozzato, all’avvocato Claudio Pasqualin e a Don Backy, ha preso parte alle registrazioni del disco Voci dal cuore, il cui ricavato è stato devoluto al Progetto Conca d’oro ONLUS di Bassano e all’Associazione bambini cardiopatici del mondo; l’ex attaccante ha cantato la canzone La leva calcistica della classe ’68. Nel 2009 è stato testimonial italiano della FAO per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi in favore della lotta globale contro la fame nel mondo.
Nel 2012 è stato testimonial della seconda edizione della manifestazione Un mese per l’affido, organizzata allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica ad accogliere temporaneamente nelle loro case bambini e ragazzi in serie difficoltà. Il 16 maggio 2014 ha preso parte al torneo di calcio benefico Bambini senza confini, organizzato da don Paolo De Grandi e giocato allo stadio Città di Arezzo, per raccogliere fondi da destinare ai bambini palestinesi.
(Via Wikipedia)