Chi è Massimiliano Allegri? Tutto sul compagno di Ambra Angiolini: età, carriera, biografia, ex moglie, figli

Eleonora Giovannini

Massimiliano Allegri: Biografia, età 

Massimiliano Allegri è nato a Livorno nel 1967 ed è un ex calciatore e allenatore italiano. A 18 anni inizia la sua carriera nel mondo del calcio, giocando nella squadra professionista del Livorno. Successivamente viene acquistato prima dal Pisa e poi dal Pavia e dal Pescara, riuscendo a raggiungere la Serie A.  

Qui, ha la possibilità di entrare a far parte del Cagliari, dove rimane per due stagioni e mezzo, dove segna cinque goal e viene convocato per ben quarantasei volte. Nel 1995 Allegri passa al Perugia, allora in Serie B, mentre due anni dopo torna in A per giocare nel Napoli 

Giocatore di grande qualità, il suo maestro Giovanni Galeone lo aveva descritto così:

Era già un allenatore sul rettangolo di gioco […] leader in campo e nello spogliatoio, capitano e uomo ovunque che pagò suo malgrado un certo ostracismo tattico dell’epoca, dove il più bravo era sempre chi menava di più.  

Per le sue origini livornesi nonché, soprattutto, per il suo fisico esile e dinoccolato, utile a “sgusciare” tra le difese avversarie, si guadagnò sin da giovane il soprannome di Acciuga inventato da Rossano Giampaglia, suo tecnico a Livorno; un nomignolo poi rimastogli addosso anche da allenatore. 

Massimiliano Allegri: Carriera 

Nel 2003-2004, Massimiliano Allegri intraprende la strada di allenatore, per la prima volta sulla panchina dell’Aglianese in Serie C2. L’anno dopo è al timone della SPAL, in C1 e nel 2005 prende accordi per allenare il Grosseto 

Al 2008 risale invece il passaggio dell’allenatore sulla panchina di una squadra di Serie A, il Cagliari, dove rimane per due stagioni, riuscendo a garantire alla società la matematica salvezza a fine campionato. Visti i buoni risultati ottenuti, Allegri viene chiamato ad allenare il Milan, con il quale riesce a vincere 4-0 alla prima giornata. Nel 2011, con due giornate di anticipo, Allegri raggiunge l’impresa di far vincere lo scudetto alla squadra. Sempre al Milan, l’allenatore ottiene poi nelle due stagioni seguenti, un secondo e terzo posto.  

Nel 2014, Massimiliano Allegri viene chiamato ad allenare la Juventus, dopo le dimissioni di Antonio Conte. Non subito accolto positivamente (complice sicuramente il grosso attaccamento e affetto dei tifosi per Conte), col tempo finisce invece col farsi amare a accettare dalla tifoseria bianconera. Merito senza dubbio dei successi ottenuti, come i cinque scudetti e le due finali di Champions League.  

A livello individuale è stato eletto Panchina d’oro di Prima Divisione (2008), quattro volte Panchina d’oro (2009, 2015, 2017 e 2018), quattro volte migliore allenatore AIC (2011, 2015 e 2016, 2018),  insignito del Premio Nazionale Enzo Bearzot (2015) e introdotto nella Hall of Fame del calcio italiano (2018). 

Sempre con la Juve ha poi vinto quattro Coppe Italia consecutive, e un double nazionale per quattro stagioni di fila. L’unico a riuscirci tra gli allenatori delle squadre di tutta Europa.

Di recente, voci di corridoio sostengono che i dirigenti della Juve vorrebbero di nuovo Allegri come allenatori. Delusi infatti dalla prestazione di Andrea Pirlo sulla panchina bianconera, stanno pensando in un suo grande ritorno. Attenzione però, perché Allegri sarebbe conteso anche da un’altra squadra europea, il Paris Saint-Germaine.

Massimiliano Allegri ex moglie 

Nel 1992, a soli 24 anni, Allegri balza agli onori del gossip italiano per aver lasciato – a soli due giorni dalle nozze – la sua fidanzata di allora. Nel 1994 ha sposato Gloria, dalla quale ha avuto una figlia; sfortunatamente il matrimonio si è concluso nel 1998. Nel 2011, Allegri ha poi avuto un figlio dalla sua ex compagna.  

Dal 2017, l’allenatore è legato sentimentalmente all’attrice Ambra Angiolini, la storica compagna del cantante Francesco Renga, con la quale ha avuto una figlia. In una recente intervista, la donna ha parlato così della sua storia d’amore con l’allenatore livornese:  

Lui mi ha regalato il tempo per fare una delle cose delle quali vado più orgogliosa di tutta la mia vita professionale: scrivere un libro. Mi ha lasciato la possibilità di pensare a nient’altro che alla mia storia

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