Quanto guadagna un deputato?

Davide Paglianiti

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Il lavoro, i risultati e soprattutto i guadagni della classe politica italiana sono stati e sono anche adesso al centro del dibattito mediatico e pubblico. Varie leggi in questo ultimo periodo tendono ad abbassare gli stipendi ed il numero dei parlamentari, non ultimo il referendum di settembre. Uno studio inglese su base europea, tra gli altri, ha calcolato che il costo di un parlamentare italiano è di circa 120.500 sterline all’anno. Praticamente il doppio dei colleghi inglesi che percepiscono 66.000 sterline, molto di più di quelli dei politici tedeschi e francesi. Ma per sapere quanto guadagna un deputato è importante fare una analisi più ampia delle varie voci.

Indennità lorda e stipendi dei deputati

Attualmente i deputati hanno diritto a un’indennità lorda di 10.435 euro mensili. Ad essi si aggiungono cospicui rimborsi per varie spese come quelle telefoniche o quelle relative ai trasporti, anche se ultimamente, proprio in queste segmenti, sono state apportate alcune modifiche. I senatori invece ricevono un’indennità mensile lorda di 10.385 euro. Al netto la cifra è di circa 5 mila euro, più una diaria e un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180 euro e più i rimborsi forfettari.

Quanto guadagna un deputato italiano

Calcolando tutte le voci che riguardano gli stipendi e i rimborsi, un parlamentare italiano può arrivare a guadagnare oltre 17.625 euro lordi al mese se è senatore e  18.735 euro lordi se è deputato. I deputati prendono un’indennità lorda di 10.435 euro e i senatori 10.385 euro lordi: più degli 8.757 euro di un parlamentare europeo, giusto per fare un paragone. Ma insieme all’indennità vanno sommate tutta una serie di voci a partire dalla diaria fino ai vari rimborsi, per arrivare oltre a 17mila euro lordi. La prima voce dello stipendio di un parlamentare da aggiungere all’indennità è la diaria. Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, ed è pari a 3.503,11 euro al mese. Vengono, però, decurtati 206 euro per ogni giorni d’assenza del deputato, ed ancora alla Camera si applica inoltre un’ulteriore decurtazione, fino a 500 euro mensili, in relazione alla percentuale di assenze dalle sedute delle giunte, delle commissioni permanenti e speciali, di altre commissioni.

 

 

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