Cosa sono le cellule somatiche e quali le differenze con le cellule germinali?
Le cellule somatiche sono le cellule che compongono un organismo, quindi il corpo anche umano: unite formano i tessuti, che negli organismi complessi vanno a loro volta a formare gli organi e gli apparati.
Queste quindi sono le cellule base di ogni organismo, che unendosi insieme vanno a formare i vari tessuti e che poi unendosi, creano gli organi indispensabili per la corretta funzionalità degli organismi, ovvero gli apparati.
Le somatiche vengono caratterizzate in base al numero di cromosomi che contengono, doppi rispetto a quello delle cellule germinali.
Hanno infatti un nucleto con 46 cromosomi.
Mitosi e meiosi
Le cellule somatiche si dividono per mitosi, tramite riproduzione asessuata, a differenza, invece, delle cellule germinali che invece si dividono per meiosi, dando l’uovo a gameti, che sono diversi dalle cellule originarie che li hanno generati, hanno infatti metà dei cromosomi.
Quelle somatiche si differenziano per altri vari motivi dalle cellule germinali: che si distinguono in cellule germinali primitive e cellule germinali mature, le spore e i gameti.
Le cellule germinali nell’essere umano e nei mammiferi sono gli spermatozoi e le cellule uovo.
Le cellule somatiche non sono spore, gameti, gametociti o cellule staminali.
Mutazioni di questa tipologia di cellule possono portare, ad esempio nei casi più gravi anche a tumori, ma potrebbero anche non avere alcuna conseguenza.
Le somatiche possono essere clonate: una tecnica che ancora oggi è ricca di problemi e di ostacoli, anche se sono già stati compiuti molti esperimenti e passi avanti.
Cellule germinali e somatiche: quali sono le differenze?
Le cellule somatiche si distinguono dalle germinali sin dalle primissime fasi dello sviluppo embrionale per morfologia e funzione.
Le cellule somatiche si moltiplicano solo per mitosi e hanno costantemente un complemento cromosomico diploide in quanto il corpo degli animali si forma nella fase diploide del loro ciclo vitale.
Il concetto di cellula somatica nasce con la teoria di Weismann o della ‘continuità del plasma germinale’.
Sulla base di questa concezione, negli organismi pluricellulari coesistono due linee cellulari distinte per compiti e destino biologico, la linea delle germinali, che compongono il ‘germe’, e alla quale è assegnato il compito di perpetuare la specie, e la linea delle somatiche, che compongono il corpo degli organismi.
Le prime sono immortali, mentre le cellule somatiche sono destinate a invecchiare e quindi a morire.
Questa teoria mantiene pienamente la sua validità per gli animali pluricellulari superiori.
Le somatiche, acquisiscono quindi la mortalità, si differenziano e si integrano strutturalmente e funzionalmente fra loro e coerentemente con le necessità derivate dalla costituzione del corpo pluricellulare.
Senza queste caratteristiche il corpo del pluricellulare non potrebbe formarsi.
Infatti, si disgrega non appena esse vengono meno, come si ha nel caso dei tumori maligni.
Le mutazioni che compaiono nelle linee somatiche – le mutazioni somatiche – non sono ereditabili e quindi trasferibili alla prole, ma spariscono con la morte dell’organismo nel quale sono avvenute.