Chi è Armine Harutynyan? Tutto sulla modella Gucci vittima di body shaming

Armine Harutynyan: biografia
Classe 1997, Armine è il volto più chiacchierato degli ultimi giorni. Modella per la celebre casa di moda Gucci, è stata inserita tra le cento top model più belle al mondo, non scatenando poche polemiche, culminate addirittura in offese e body shaming.
Ma chi è Armine? Armine ha studiato Graphic Design allo Yerevan State Institute of Fine Arts and Theatre, nipote di un pittore molto famoso, viene notata durante un soggiorno a Berlino da un talent scout. Tempo un mese e ottiene un provino per la Maison Gucci, che la fa diventare uno dei suoi volti caratteristici.
Nel 2019 fa il suo debutto in passerella, per presentare la collezione Gucci primavera/estate 2020 e nel giro di poco tempo diventa protagonista sui social, perché tacciata di bruttezza da parte di molti utenti del web. Il suo essere una “bellezza non convenzionale” sembra aver provocato un dissenso alquanto eccessivo, per non dire immotivato.
A causa dei suoi tratti spigolosi, il naso aquilino e le ciglia folte e non curate, è stata vittima di body shaming. Per chi non lo sapesse, il body shaming è, per definizione, l’atto di deridere una persona per il suo aspetto fisico. Quasi qualsiasi caratteristica fisica può essere presa di mira: l’adiposità o la magrezza, l’altezza o la bassezza, la presenza, l’assenza o la cura della peluria corporea, il colore dei capelli e l’acconciatura, la forma e le dimensioni del pene, del seno, del bacino o delle natiche, la muscolatura, la presenza o meno di tatuaggi o piercing, o anche malattie e disturbi considerati antiestetici come l’acne e la psoriasi.
Armine e il caso del saluto romano
Nelle ultime ore era stata diffusa in rete una foto falsa di Armine, dove la modella sarebbe stata immortalata nell’atto del saluto romano, di epoca ducesca, davanti all’Altare della Patria a Roma. Sulle prime, la foto era stata fortemente contestata, inasprendo ancora di più le offese, anche a sfondo razzista.
Ebbene, si è scoperto che la foto non è altro che un fotomontaggio di un’altra immagine in cui Armine fa il saluto rivolgendosi a Cesare (lo dimostrano la scritta “Ave” e l’emoji della foglia di alloro), per cui non si tratterebbe di apologia di fascismo come molti avevano subito declamato.
Potete vedere la foto falsa qui sotto: