Anita Ekberg è stato uno dei simboli più importanti del divismo delle attrici cinematografiche. Sebbene abbia fatto una carriera lodevole negli Stati Uniti, è stato Federico Fellini ha regalarle la celebrità e immortalità nella famosa scena della fontana nel capolavoro La Dolce Vita. Ed è proprio da quella scena che si presenta il film biografico sull’attrice svedese The Girl in the Fountain. E a impersonarla sarà un’altra grande diva: la nostra Monica Bellucci.
Monica Bellucci interpreta Anita Ekberg
Una scelta importante, che può far lievitare la qualità del già impressionante curriculum di Monica Bellucci; che lavorerà anche per Edoardo De Angelis facendo la parte della fotografa Tina Modotti nella miniserie Radical Eye. Il progetto The Girl in the Fountain, guidato dal regista Antongiulio Panizzi e prodotto dalla Dugong Films, è un viaggio ambizioso in cui realtà e sogno si alternano e dove la suggestione la fa da padrone. Il film racconta le fasi più importanti della carriera della Ekberg, dove è stato confermato che ci sarà anche la riproposizione della famosa scena della fontana di La Dolce Vita (non potrebbe essere altrimenti). A regalare maggior realismo c’è anche l’interessante scelta di far recitare lo staff di agenti della Ekberg agli stessi agenti della Bellucci.
Il produttore Marco Alessi si è detto felice della scelta di Monica Bellucci, dichiarando anche che l’attrice sta mostrando pienamente le sue grandi qualità e che si sta divertendo nell’interpretazione. Recitazione che dovrà essere superlativa per ricordare l’immenso talento della Ekberg, la quale non ha avuto la fortuna che ha meritato: anni dopo La Dolce Vita l’attrice è caduta nel dimenticatoio ed ella ne ha sofferto tanto; arrivando pure a pregare Fellini di fare un sequel della Dolce Vita per farla rilavorare. Fellini le concederà qualche anno più tardi una particina (dove interpreta se stessa) nel suo biografico film Intervista. Sulla uscita di The Girl in the Fountain ancora non sappiamo nulla, ma si prospetta un’uscita nell’anno 2021.
