Chi è Brooklyn Beckham? Tutto sul figlio di David e Victoria Beckham che sta per convolare a nozze
Bellissime notizie a casa Beckham. Il primogenito Brooklyn ha annunciato la settimana scorsa che si sposerà con la fidanzata Nicola Peltz. Mamma Victoria ha poi postato una foto della felice coppia esprimendo una piena gioia per la notizia a nome anche del marito, ex calciatore, David. La notizia è rimbalzata su tutti i social ed è sulla bocca di tutti. Ma a parte sapere che Brooklyn Beckham è figlio di una delle coppie più famose del pianeta, cos’altro sappiamo sul suo conto?
Brooklyn Beckham: biografia
Brooklyn Beckham è nato a Londra nel 1999. Victoria scelse il nome Brooklyn perché si trovava lì nel momento in cui scoprì di essere incinta. È cresciuto a Madrid e a Los Angeles, luoghi dove il padre giocava per i club Real Madrid e Los Angeles Galaxy; non a caso, Brooklyn parla fluentemente lo spagnolo. Ha dei fratelli più piccoli: Romeo James, Cruz David e la sorella Harper Seven. Prova inizialmente a seguire le orme del padre; tanto da farsi tesserare dall’Arsenal nel 2014. I suoi piani però cambiano e si butta nel mondo della moda.
Comincia a quindici anni a fare il modello intraprendendo una luminosa carriera che lo ha portato a comparire in copertina per riviste come Vogue China , Miss Vogue , Interview , L’Uomo Vogue , T: The New York Times Style Magazine e Dazed Korea. Tra i fotografi che lo hanno immortalato ci sono Bruce Weber , Terry Richardson , Daniel Jackson e Alasdair McLellan. La fotografia comincia ad interessarlo, perciò nel 2017 parte a New York per seguire alcuni corsi prestigiosi. Dopo aver studiato, pubblica una sua raccolta chiamata What I See.
Prima di conoscere la sua futura sposa Nicola Peltz, Brooklyn ha avuto una relazione con l’attrice Chloe Grace Moretz e la ballerina Lexy Panterra, che alla notizia ha espresso la sua sorpresa per l’imminente matrimonio di Brooklyn. Ad ogni modo, nel suo post Instagram Brooklyn ha dichiarato che farà di tutto per essere il miglior marito e padre del mondo; e non possiamo far altro che accodarci all’augurio.