Paola Lugato sulla sua stagione in prima squadra al Padova:”Il calcio metafora della vita”
La giovanissima Paola Lugato, classe 2002 è da pochissimo diventato una risorsa su due fronti per il Padova. Infatti la giovane è sia impegnata in primavera che in prima squadra. Gioca come esterno, indifferentemente sinistro o destro e sfrutta le sue grandi doti nella corsa e la sua tecnica di tiro insidiosa per impensierire le avversarie. Dopo aver militato per svariate squadre da giovanissima a 14 anni è stata presa tra le fila del Padova, e da allora gioca per il club veneto. Purtroppo la sua crescita professionale è stata interrotta nel Novembre 2018 da un infortunio grave al crociato dal quale si è ripresa solo nel Settembre del 2019. Per svariati mesi però non si è mai fermata, effettuando una lunga riabilitazione con il sostegno della famiglia e riprendendo mano a mano a giocare.
Sulla sua carriera avviata ha avuto molto da dire. Ha innanzitutto parlato della differenza tra giocare in prima squadra e in primavere, sottolineando come in prima squadra il livello mentale e atletico dei giocatori sia maggiore e questo, unito al fatto che si trovava a sostituire una sua compagna titolare le ha portato un pò d’ansia. Si è però ripresa appena entrata in campo. Ha poi parlato dei suoi punti di riferimento. A suo parere i migliori giocatori a cui lei deve guardare per migliorare sono quelle con pochi anni più di lei, poiché rappresentano il prossimo gradino che la giovane classe 2002 si troverà a dover salire.
Paola si è poi soffermata a ringraziare i mister che l’hanno accompagnata nel corso dei vari anni permettendole di raggiungere consapevolezza delle sue doti. In primis ha voluto ringraziare Alessandro Evangelisti, che è stato il primo allenatore a seguirla nella sua esperienza calcistica. Al mister Filippo Obetti rende il merito di averle dato maggiore consapevolezza sotto il profilo tattico. Un ultimo ringraziamento lo rivogle all’allenatore della prima squadra dello scorso anno.