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Rodrigo Alves ora è Jessica e vuole diventare mamma

Vi ricordate il Ken umano, diventato famoso da noi grazie alle ospitate nei salotti di Barbara D’Urso? Oggi non esiste più. O meglio, oggi al suo posto esiste la Barbie umana, e si fa chiamare Jessica. Famoso per le innumerevoli operazioni chirurgiche alle quali si era sottoposto, la stessa D’Urso si fece promettere dallo stesso, di rallentare. Ma dallo scorso gennaio, quello che allora era Rodrigo Alves si sottopose ad un’ulteriore serie di interventi, che lo hanno portato a diventare una donna. Quella che oggi conosciamo come Jessica Alves, appunto. Queste le sue parole per il quotidiano “The Morning”:

«Essere una donna è nella mia anima, nella mia essenza e nel mio cervello. Non ho ancora organi femminili, ma non mi sento meno femminile di qualsiasi altra donna. I miei desideri e i miei sentimenti di essere umano dovrebbero essere rispettati».

Jessica Alves ha dichiarato inoltre che, dopo le ultime operazioni che rimangono per essere considerata donna a tutti gli effetti, smetterà definitivamente con la chirurgia. Un desiderio molto forte, quello di essere donna non solo interiormente, ma anche esteriormente, agli occhi del mondo. Desiderio che ne accompagna uno più grande, quello di diventare mamma:

«Cosa desidero per il mio futuro? Vorrei tanto essere una madre e avere un figlio. Mi immagino mentre mi prendo cura di questo piccolo e sto con qualcuno che mi ama per quello che sono e che ama nostro figlio».

Uomo o donna che sia, i desideri di una persona non andrebbero mai giudicati. Quello che ci si augura però, per la sua salute, è che a transizione completata Jessica abbandoni definitivamente l’idea di altre trasformazioni estetiche estreme.

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Davide Paglianiti

Classe 1994, giornalista pubblicista iscritto all'ordine del Lazio e fotogiornalista freelance. Mi occupo principalmente di attualità, gossip e televisione. Per anni ho lavorato all'estero lavorando su conflitti civili come la guerriglia del popolo cileno contro il Governo, o la lotta per la terra Mapuche. Attualmente sono rientrato in Italia e scrivo libri per passione

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