Razzismo, donna vittima degli insulti di Marco Rossi, un giocatore della Monregale Calcio
Protagonista della vicenda è Marco Rossi, militante nella Monregale Calcio, reo di aver insultato una ragazza, sottolineandone in modo volgare le origini e il genere di appartenenza. Secondo il calciatore, infatti, la donna in quanto tale non dovrebbe avere dei diritti e stando alle sue parole, il mestiere a cui può aspirare sarebbe quello più antico del mondo. Il calciatore se la sarebbe presa con la ragazza che lo aveva denunciato per falsa testimonianza, in seguito ad un incidente, salvo poi ammettere di aver effettivamente dichiarato il falso, giustificando il suo comportamento con lo stato di ubriachezza a cui era soggetto in quel momento.
I video sono stati pubblicati dal ragazzo sul suo profilo Instagram, tramite le ormai irrinunciabili Stories, e risalirebbero al febbraio scorso ma sono state riportate all’attenzione oggi dalla nota pagina Facebook “Abolizione del suffragio universale”, che le ha ripubblicate suscitando l’indignazione di utenti e anche di alcuni volti noti, che chiedono l’intervento della Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio, ndr).
L’intervento del segretario della Monregale:
Sempre secondo l’account Facebook che ha riportato in auge la notizia, la società piemontese, non solo aveva già preso le distanze dal gesto tramite un comunicato postato sul famoso social network, ma sempre tramite questo aveva annunciato provvedimenti per la condotta del calciatore, nonostante il fatto fosse avvenuto lontano dalla sfera calcistica e quindi appartenente alla vita privata del ragazzo. Provvedimenti che però, ad oggi, sembrerebbero non essere stati presi, in quanto il giovane sportivo risulta ancora parte della rosa. Il segretario della Monregale, Roberto Formento, raggiunto da Open, facendosi portavoce della società calcistica condanna nuovamente le parole di Rossi, ma non si sbilancia sulla sospensione del giocatore, definendola una situazione complessa. Attualmente il ragazzo sembra essere sparito dai social.
Ne sapremo di più?