I colpi della pandemia sull’economia sono sempre più forti, in tutta Europa. Tanto da indurre Christine Lagarde, numero uno della Banca Centrale Europea, ad annunciare che l’istituzione da lei diretta è pronta ad utilizzare tutti gli strumenti disponibili.
In arrivo il PELTRO
In questa ottica vanno viste le operazioni che dovrebbero caratterizzare il cosiddetto PELTRO (Pandemic Emergency Longer-Term Refinancing Operations), tese a sostenere l’economia in una fase estremamente complicata. Nel corso di una conferenza stampa, la Lagarde ha voluto porre l’accento sul fatto che l’Eurozona si ritrova a dover fronteggiare “una contrazione economica di dimensioni e velocità senza precedenti in tempi di pace”. Basti pensare che il Pil continentale potrebbe calare tra il 5 e il 12% per l’anno in corso.
Potrebbero aumentare gli acquisti di titoli pubblici
Tra le misure che potrebbero essere messe in campo c’è anche un aumento di acquisti di titoli del debito pubblico dei Paesi in difficoltà. Il tema del Pepp, il Pandemic Emergency Purchase Program, è stato affrontato in una nota emessa da Francoforte, in base alla quale la maggiore istituzione bancaria europea sarebbe del tutto preparata ad aumentarne le dimensioni nella misura necessaria per tutto il tempo in cui ce ne sarà bisogno.
Una situazione molto difficile
Quanto dichiarato dalla Lagarde sembra una indiretta risposta ai dati provenienti dall’area mediterranea. Il Pil di Italia, Francia e Spagna si è infatti contratto nel primo trimestre dell’anno tra un minimo del 4,8 e un massimo del 5,8%.
Si tratta di dati che dovrebbero ulteriormente peggiorare nel secondo trimestre, mettendo a repentaglio la tenuta dell’intera eurozona. Un pericolo che forse il blocco nordico ancora non ha ben compreso, considerato come si attardi nella proposizione di strumenti come il Mes, invece di mostrare un minimo di solidarietà ai Paesi più colpiti dal Covid-19. Un atteggiamento che sta erodendo qualsiasi tipo di fiducia all’interno dell’UE, con risultati che potrebbe essere disastrosi nei prossimi anni.