Se per settimane si è cercato di accreditare presso l’opinione pubblica l’ipotesi di un MES senza condizioni, come al solito la realtà sembra non poco diversa dagli strombazzamenti propagandistici. Basta infatti analizzare il contratto standard del Mes sanitario per confermare il vecchio detto secondo il quale il diavolo si nasconde nei dettagli. Andiamo a vedere perché.
Una sorveglianza speciale per l’Italia
Niente condizionalità ma una sorveglianza rafforzata da parte della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea. Questa è la realtà delle cose sul cosiddetto Mes sanitario, ovvero sul piano di aiuti ai governi nazionali per poter fronteggiare l’emergenza innescata dal Covid-19.
Neanche quanto sta accadendo ormai in tutta Europa ha consigliato la Germania e il suo blocco di fedeli servitori a mettere da parte l’atteggiamento che sta provocando una vera e propria crisi di rigetto nell’opinione pubblica del nostro Paese.
Se su alcun giornali italiani questo capitolo è presentato alla stregua di un pro forma, resta da capire in cosa dovrebbe consistere la sorveglianza rafforzata evocata nel documento recapitato alle cancellerie europee.
Il Pandemic Response Plan
Probabilmente anche la Merkel e il direttore generale del fondo, il tedesco Klaus Regling, hanno però compreso che occorre cercare di non tirare troppo la corda, considerato come ormai la pazienza di molti cittadini europei volga praticamente al termine.
Nel tentativo di non evocare i fantasmi collegati alle vecchie modalità di intervento del Mes, quelle che hanno in pratica distrutto la Grecia, è infatti scomparsa anche la necessità di firmare un memorandum. I Paesi che vorranno accedere al piano di aiuti sanitari non dovranno fare altro che sottoscrivere un “Pandemic Response Plan”, prospettato alla stregua di un piano standardizzato, praticamente identico per tutti. Considerate le malsane abitudini, al governo italiano converrà però scandagliare per bene tutto il documento da firmare, per non ritrovarsi di fronte a brutte sorprese.