Netflix batte il coronavirus
Se l’economia è in grande crisi, con veri e propri bollettini di guerra provenienti da ogni parte del globo, c’è anche qualcuno che non sembra temere il Covid-19. Ad esempio Netflix, il gigante dello streaming, che nel corso dell’ultimo trimestre ha aumentato di 16 milioni di unità il suo totale di iscritti. Che ora colleziona 183 milioni di utenti in ogni parte del globo.
Il lockdown conviene a Netflix
Nell’era del lockdown, le famiglie sono costrette a rimanere all’interno delle proprie abitazioni. In questo quadro la televisione è destinata ad assumere un ruolo ancora più forte nella routine giornaliera. E ad avvantaggiarsene è in particolare Netflix.
La cui ultima trimestrale parla chiaro: non solo il boom di utenti, ma anche utili per azione pari a 1,57 dollari, 709 milioni di dollari in utili netti, entrate attestate a quota 5,77 miliardi di dollari, rispetto ai 4,52 miliardi di dodici mesi prima.
La guerra dello streaming
Va sottolineato come il settore dello streaming abbia visto aumentare notevolmente il suo livello di difficoltà con il recente esordio di Disney+. Il nuovo canale lanciato dal colosso dell’intrattenimento per famiglie ha calamitato infatti l’attenzione di 50 milioni di utenti.
A questo evento si aggiungeranno nei prossimi mesi altri debutti. Alla fine di maggio è infatti atteso Hbo Max, filiazione della nuova ATT che ha rilevato Time Warner. A luglio è invece previsto l’esordio di Peacock della NbcUniversal di Comcast, attualmente in fase di test. Mentre è già attivo, e con buoni risultati Quibi, servizio streaming per dispositivi mobili, dietro il quale si muove Jeffrey Katzenberg.
Una concorrenza rispetto alla quale, però, Netflix ha un vantaggio di non poco conto. Nonostante il blocco delle produzioni ha infatti già in cassaforte palinsesti in grado di coprire non solo l’anno in corso, ma anche il 2021. Potendo contare inoltre sulla possibilità di operare in Islanda e Corea del Sud, ove ancora è possibile lavorare.