Sembra ormai in fase di decollo la nuova Alitalia. Nel corso di una conference call, il governo ha infatti spiegato per grandi linee il suo piano per la compagnia aerea. Se non si è parlato di un vero e proprio piano di sviluppo, è stato comunque indicato il termine di circa un mese per la costituzione della newco. Altra novità di rilievo è rappresentata poi dalla composizione del board. Al suo interno, infatti, saranno rappresentati anche i sindacati.
Alitalia, sta per terminare la liquidità di cassa
Un mese o poco più per il decollo della nuova Alitalia a partecipazione statale. Il termine è il logico risultato dell’ormai prossima fine della liquidità di cassa. Una scadenza che obbliga ad affrettare i tempi. Questa è stata la spiegazione data da Cgil e Filt al termine del confronto con Stefano Patuanelli. Cui hanno partecipato anche i ministri di Trasporti e Lavoro, Paola De Micheli e Nunzia Catalfo, e il commissario Giuseppe Leogrande.
A rendere ancora più pesante la situazione è peraltro la paura del coronavirus, che sta svuotando gli aerei. Proprio per questo il responsabile dello Sviluppo economico ha posto l’accento sulla necessità di affrettare i tempi.
La nuova Alitalia partirà con un quarto dell’attuale flotta
Altra novità emersa durante il confronto tra Patuanelli e sindacati è quella relativa alla flotta. La nuova Alitalia, sotto egida statale, partirà con un flotta oscillante tra i 25 e i 30 aerei. In pratica un quarto di quella attualmente esistente. Un dato di fatto che ha suscitato le perplessità di Maurizio Landini, soprattutto in relazione alla mancanza di un piano industriale ben definito.
La reazione di Uil e Uiltrasporti
Alla perplessità del segretario della CGIL hanno però fatto da contraltare le reazioni positive di Uil e Uiltrasporti. Carmelo Barbagallo e Claudio Tarlazzi hanno infatti espresso la loro soddisfazione per la nazionalizzazione in atto e l’apertura del board alle centrali sindacali. Una strada che proprio Uiltrasporti aveva sponsorizzato da tempo.