La situazione straordinaria creata dal coronavirus rende necessarie risposte di analoga portata. Anche le forze che sorreggono il governo sembrano averlo capito. Tanto che diventa sempre più forte l’ipotesi di una estensione del reddito di cittadinanza. Una ipotesi resa sempre più concreta dall’esigenza di assicurare la tenuta sociale e democratica del Paese.
Estensione del reddito di cittadinanza?
La mossa che avanza ora dopo ora, è quella di estendere il reddito di cittadinanza. Accogliendo in tal modo le proposte che sono arrivate dai movimenti che si battono per dare risposte a chi lavora magari in nero o a singhiozzo. Se nella versione da loro richiesta si tratterebbe di un reddito di quarantena permanente, il PD sembra però orientato ad utilizzarlo solo in via transitoria. Una scelta che però non piace ai proponenti.
Chi appoggia il reddito di quarantena
Ad appoggiare il reddito di quarantena, è un fronte molto composito. In cui oltre ai movimenti si possono trovare l’Alleanza contro le povertà (Caritas, Acli, Cgil, Cisl e Uil e altri) e Rifondazione Comunista. Un fronte che sembra destinato ad allargarsi di giorno in giorno, considerata la gravità della crisi in atto. Resta da vedere sotto quale forma saranno accolte le richieste nel prossimo decreto di metà aprile.
Renzi e Salvini propongono aiuti alle aziende
Di parere contrario sono invece i due Mattei, Salvini e Renzi. Che guardano ancora a modelli ormai obsoleti, come quelli rappresentati dagli aiuti alle aziende. Basta leggere la risposta del leader di Italia Viva per capire meglio: “Il reddito di emergenza non serve bisogna creare lavoro e uno choc economico per evitare il declino. I soldi non vanno buttati via, vanno dati alle imprese per creare posti di lavoro.” Come se il problema, in questo momento fosse il lavoro e non la sicurezza sanitaria degli italiani sotto l’imperversare del Covid 19.